Durante il lockdown non c'è l'ha
fatta più e ha mandato una mail ai vigili di Milano spiegando di
essere stata violentata da un uomo di cui conosceva solo il
nickname su Facebook. Ha cercato così di uscire dal dramma una
ragazzina di 14 anni.
Il personale del nucleo tutela donne e minori della polizia
locale di Milano - che si occupa in particolar modo dei reati
previsti dal cosiddetto 'Codice Rosso', e dal settembre dello
scorso anno ha trattato 345 casi - ha esaminato il profilo
dell'uomo scoprendo che fra i suoi contatti c'era la madre
dell'adolescente che nel corso dell'audizione protetta, ha
confermato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte di
un conoscente della famiglia. La ragazzina ha riferito in
particolare di tre episodi successi quando frequentava le
elementari e all'uomo i genitori avevano chiesto di andarla a
prendere a scuola. Attualmente è in carcere, in attesa di
giudizio.
Questo è solo un esempio dell'attività del nucleo di cui
fanno parte due ufficiali e 12 agenti (di cui 12 donne), che
nell'ultimo anno ha arrestato otto persone, eseguito 21 misure
cautelari e 37 collocamenti in strutture protette.
Nell'80% dei 345 casi (62% che riguardano donne e 38%
minori), gli interventi hanno origine da maltrattamenti o
violenze compiute da persone conosciute.
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