Mentre in tutta Italia le squadre
hanno ricominciato ad allenarsi, Brescia, una delle città più
attive nel movimento del baseball e del softball, rischia di
restare senza l'unico campo a disposizione per oltre un
centinaio di atleti, dalla Serie A2 a quelli del campionato per
non vedenti passando per le formazioni femminili. Lo denunciano
il delegato provinciale della Federazione, Stefano Sbardolini, e
i rappresentanti delle varie squadre, spiegando che il solo
diamante disponibile in tutta la provincia, di proprietà
dell'Università degli Studenti di Brescia e gestito dal Centro
universitario sportivo, "non è più disponibile agli
allenamenti".
Per motivi di sicurezza legati alle palline dei fuoricampo non è
possibile disputare le partite, ma le società contavano almeno
di potersi allenare sul campo, dove l'erba è incolta per la
mancata manutenzione. "Sino ad oggi sono rimaste inascoltate le
reiterate richieste rivolte al presidente del Cus Brescia, avv.
Danilo Tanzarella e al consiglio direttivo", si legge in un
comunicato, in cui si sottolinea che "la ripresa degli
allenamenti rappresenterebbe un primo segnale di ritorno alla
normalità e un'occasione importantissima per tutti i nostri
bambini ed atleti".
Anche perché, come ricorda anche la nota, quest'anno "sarà
probabilmente l'ultimo in cui l'impianto sarà disponibile",
perché l'area è destinata a ospitare a breve nuove aule
universitarie e nuovi impianti sportivi.
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