Sono stati identificati dagli
investigatori i responsabili delle scritte 'Fontana assassino'
comparse a Milano nei giorni scorsi e che, tra l'altro, sono
state già rivendicate dagli stessi antagonisti dei Carc
(Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). Ora il
dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da
Alberto Nobili, sta attendendo un'informativa e poi valuterà se
e per quali reati iscrivere i responsabili nel registro degli
indagati. Il fascicolo è stato aperto per diffamazione e minacce
aggravate e l'indagine analizzerà anche le minacce comparse sui
social e le intimidazioni che Fontana sta ricevendo nelle ultime
settimane. Messaggi minatori che vengono raccolti dal suo
difensore e che confluiranno tutti in una denuncia in Procura.
A rivendicare la prima scritta su un muro contro Fontana ci
avevano pensato, anche con una conferenza stampa, Pablo
Bonuccelli e Claudia Marcolini, due esponenti dei Carc e si
erano anche detti pronti a farne altre, tanto che nei giorni
seguenti era stato trovato un altro murale dello stesso genere.
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