Fatturato in calo fino all'80% per
le aziende vitivinicole lombarde. E' l'allarme lanciato dalla
Coldiretti regionale secondo la quale la crisi di liquidità
"mette a rischio" un settore che vede impegnate in Lombardia
oltre 3mila imprese, che producono per circa il 90% vini di
qualità grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. A pesare sui fatturati
è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, enoteche,
bar, e ristoranti, oltre che un forte calo delle esportazioni.
"L'export dei vini lombardi - afferma Coldiretti - ha
raggiunto i 284 milioni di euro nel 2019" e ora "la situazione
lombarda riflette quella nazionale con a rischio crack quasi 4
cantine su 10". Da qui la richiesta di "mettere a disposizione
delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a
lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad una
percentuale del fatturato dell'anno precedente, da erogare
attraverso una semplice richiesta alle banche". Coldiretti ha
messo in campo poi il "piano salva vigneti" per togliere dal
mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da
trasformare in alcol disinfettante.
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