"Una delle funzioni dei sogni è la
sorpresa, ma ci sono anche delusioni assolute al risveglio e
incubi che non vorrei rifare". Così racconta il suo rapporto con
l'onirico Daniel Pennac, che ha reso omaggio a Federico Fellini
con il suo nuovo libro, 'La legge del sognatore' (Feltrinelli
Editore), e farà rivivere a teatro il grande poeta del cinema
nel centenario della sua nascita. "Quando avevo vent'anni,
Fellini prima mi ha sconvolto con Il bidone e poi meravigliato
con gli altri suoi film, Amarcord, Roma, Intervista, Ginger e
Fred - spiega in un'intervista all'ANSA lo scrittore francese,
in scena lunedì 20 gennaio a Milano, al Piccolo Teatro
Strehler, il 21 gennaio a Torino e il 22 gennaio a Rimini -.
L'attitudine a sognare credo sia legata all'intensità dei
desideri provati nel corso della giornata, e invecchiando sono
meno intensi. Forse c'è una minore frequenza del ricordo.
Proprio non riuscire più a ricordare i sogni ferì molto
Fellini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA