Una trattativa sulle basi presentate
ieri nel piano di ArcelorMittal, che prevede 4700 esuberi, non
può nemmeno iniziare, perché il caposaldo del contratto è
l'aspetto occupazionale e il gruppo un anno fa si è impegnato a
garantire, indipendentemente dalla situazione del mercato,
10mila posti di lavoro fino al 2023 con una penale prevista di
150mila euro su ogni lavoratore messo alla porta sotto quella
cifra. E' la posizione, apprende l'ANSA da fonti qualificate,
dell'ex Ilva nella causa in corso a Milano.
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