Dovrà attendere il deposito della
sentenza motivata della Consulta, che ieri ha aperto al suicidio
assistito nei casi come quello di dj Fabo, la Corte d'Assise di
Milano prima di fissare la data dell'udienza nella quale
riprenderà il processo a Marco Cappato, imputato per aiuto al
suicidio per aver accompagnato nel 2017 Fabiano Antoniani in una
clinica svizzera a morire.
Il processo riprenderà davanti alla Corte presieduta da Ilio
Mannucci Pacini - che il 14 febbraio 2018 sollevò la questione
di illegittimità costituzionale di parte del reato di
istigazione e aiuto al suicidio, facendo leva sulla "libertà di
decidere come e quando morire" - dalla requisitoria del
procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Sara Arduini e
dalle arringhe dei difensori (interventi delle parti alla luce
del verdetto della Consulta). Gli stessi pm avevano chiesto
l'assoluzione per Cappato o di eccepire l'incostituzionalità
della norma. Con la sentenza arrivata ieri Cappato sarà
certamente assolto.
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