"Non ho ancora visto correre Filippo
Tortu ma se verrà a Doha avrò il piacere di poterlo ammirare e
giudicare come velocista. Ma se devo dargli un consiglio, gli
dico che nello sprint la cosa più importante è essere veloci ma
senza fretta". Così l'olimpionico e mito dell'atletica Valerij
Borzov parlando del neo primatista italiano nei 100 metri.
"I velocisti sono come i violini, devono essere accordati
alla perfezione. La velocità è una scienza e come la scienza ha
fatto passi avanti enormi, anche lo sprint ha fatto passi avanti
enormi", aggiunge il campione olimpico nei 100 e 200 metri a
Monaco 1972, a margine della presentazione del suo libro 'Il
grande sprint - Tra sogno e realtà' tradotto in italiano dalla
Scuola dello Sport, andata in scena al Salone d'onore del Coni.
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