I pm di Milano si riuniranno la
prossima settimana con i propri consulenti per discutere degli
esiti, di cui al momento non c'è alcuna relazione ufficiale,
degli accertamenti autoptici, in corso dal 26 marzo, sul corpo
di Imane Fadil, la 34enne marocchina tra le testi 'chiave' del
caso Ruby, morta in circostanze misteriose l'1 marzo dopo un
mese di ricovero all'Humanitas di Rozzano, a Milano.
Stando ad indiscrezioni, tuttavia, i primi esiti, definiti da
alcune fonti 'interlocutori' e risalenti alle scorse settimane,
non avrebbero chiarito il mistero, anche perché pare che non si
sia arrivati ad una diagnosi certa sulle cause della morte e che
i primi accertamenti tossicologici siano risultati negativi. I
pm precisano, comunque, che allo stato nessuna relazione,
nemmeno parziale, è stata depositata in Procura e che solo tra
qualche giorno, forse la prossima settimana, potrebbero avere
una prima risposta ufficiale col deposito di una relazione.
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