Di fronte a proteste e insulti dei
genitori della squadra avversaria verso l'arbitro di 14 anni,
uno in più dei giocatori, ha ritirato i propri ragazzi,
nonostante il vantaggio di 10 punti. Marco Giazzi, coach
dell'Under13 dell'Amico Basket Carpenedolo (Brescia), alla fine
ha chiesto di omologare la sconfitta della propria squadra per
0-20 perché "oggi più che mai abbiamo bisogno di segnali forti
nello sport giovanile", ha scritto su Facebook, raccontando
l'episodio di ieri.
Una partita in casa, "col miniarbitro classe 2005 che calca i
parquet per le prime volte" e da subito piovono proteste dagli
spalti. Nel terzo quarto, spiega Giazzi, "un mio giocatore fa un
fallaccio non fischiato. E giù insulti". Allora chiama time out,
chiede ai genitori di smettere. "La risposta non tarda.
'Vergognati, deficiente, non devi dire a noi quello che dobbiamo
fare' - racconta Giazzi - Ritiro la squadra e spiego ai ragazzi
la scelta. Non è colpa loro. Non hanno perso i ragazzi in campo
ma il basket, lo sport".
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