Per circa tre ore hanno tenuto
sotto sequestro nel suo studio, in pieno centro a Milano, un
noto commercialista con suo figlio e due collaboratori per
costringere il professionista, dietro minacce di morte, a
rinunciare a un incarico, con relativi compensi, come consulente
di un imprenditore toscano e a firmare 5 cambiali in bianco a
titolo di garanzia che non fosse sporta denuncia su quanto
accaduto.
Per questo il giudice di Milano Lidia Castellucci, l'altro
ieri, ha condannato in abbreviato a 4 anni colui che ha ideato e
messo in atto il rapimento e i suoi due complici a 3 anni e 8
mesi. Pena questa notevolmente ridimensionata rispetto ai 12 e
11 anni proposti per i tre imputati dal pm della dda milanese
Alessandra Cerreti. Il motivo della riduzione della pena sta
nella configurazione del reato: per il pubblico ministero, che
aveva chiesto anche il rito immediato, si tratta di sequestro a
scopo di estorsione. Il giudice invece ha ritenuto di contestare
sequestro semplice e scorporare l'estorsione.
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