"E' stata una campagna elettorale
molto interessante e partecipata. Abbiamo incontrato i
cittadini, le associazioni: Imperia sta reagendo. Se arriviamo
al ballottaggio c'è una grande possibilità di vincere, perché ci
sono molti punti in comune con gli altri gruppi che potrebbero
convergere su di noi". A parlare è Ivan Bracco, 54 anni, vice
commissario di polizia, responsabile della polizia postale di
Imperia, il principale avversario del sindaco uscente e
ricandidato Claudio Scajola. Bracco è appoggiato dalle liste
Imperia Rinasce, Partito Democratico e Sinistra Italiana.
Com'è stato il confronto politico con il suo principale
avversario? "Impossibile, perché non ha voluto partecipare agli
incontri. In ultimo, ieri pomeriggio, con il Comitato per
l'Aurelia Bis che nella sede dell'associazione sportiva San
Camillo ha organizzato un confronto nella sede di Castelvecchio.
Lui ha mandato un sostituto, ma io l'ho allontanato dicendo che
sulle sedie devono sedersi i candidati e non i sostituti. Questa
non è democrazia. Un sindaco deve andare in tutti i luoghi,
anche quelli più ostili". Bracco sottolinea anche una
scaramuccia ai banchetti di via XX Settembre, quando un
giornalista, intervistando i vari candidati, si sarebbe sentito
rispondere da Scajola, che non conosceva il candidato Bracco. "A
quel punto il giornalista si è offerto di presentarci, visto che
eravamo distanti pochi metri e lui ha iniziato a gridare davanti
a tutti".
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