(ANSA) - GENOVA, 01 APR - "Sono state 116.202 le assunzioni
che nel 2022 hanno riguardato l'area metropolitana genovese, più
della metà delle assunzioni complessive in Liguria (211.319). Ma
per l'86,4 si tratta di contratti precari nelle varie forme,
stagionale, somministrato, a chiamata, ecc. e solo nel 13,6% dei
casi le assunzioni sono con contratto a tempo indeterminato". Lo
spiega ufficio economico Cgil Genova e Liguria che ha elaborato
i dati Inps analizzando quelli locali.
Dai dati è emerso che tra i contratti precari prevalgono quelli
a tempo determinato con 48,7 per cento, la percentuale più
elevata della Liguria.
"Il problema della precarietà del lavoro ha un duplice
effetto negativo: pesa sulle spalle di chi si trova in questa
condizione e non incentiva a restare o a costruirsi una famiglia
con il risultato che Genova è sempre più piccola e vecchia" è
stato il commento di Igor Magni, segretario generale della
camera del lavoro di Genova.
Si registra poi un aumento delle trasformazioni a tempo
indeterminato di contratti a termine o di apprendistato che
crescono del 39,6 per cento sul 2021 e dell'11,7% sul 2019. Per
Marco De Silva responsabile dell'Ufficio Economico Cgil Genova e
Liguria e curatore dei dati "Quasi il 40 per cento di
trasformazioni da contratti a tempo determinato a contratti
stabili è un sicuro indicatore di una maggiore propensione delle
imprese rispetto al passato, al consolidamento di rapporti già
in essere piuttosto che attivarne direttamente di nuovi ma
stabili sin dall'origine". (ANSA).
Oltre 116mila assunzioni a Genova nel 2022: l'86,4% sono precari
Cgil: precarietà lavoro rende Genova più piccola e vecchia
