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Ponte: ingegnere, dissi a Aspi di controllare pila 9, fui cacciato

Ponte: ingegnere, dissi a Aspi di controllare pila 9, fui cacciato

'Negli anni '90 stato spaventoso della 11, non poteva reggere il traffico

GENOVA, 30 marzo 2023, 12:02

Redazione ANSA

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"Quello che trovammo nella pila 11, negli anni '90, era una situazione spaventosa, tutti i cavi erano aggrovigliati. Era chiaro che c'erano state carenze esecutive, il progetto originario di Morandi non c'entrava nulla con quanto poi era stato costruito". A dirlo, nel corso del processo per il crollo del viadotto Polcevera (14 agosto 2018, 43 vittime) è stato l'ingegnere Emanuele Codacci Pisanelli, che lavorò nello studio Morandi negli Anni '80 e che poi si occupò con la sua società Contest dei lavori di rinforzo della pila 11.
    Codacci Pisanelli si occupò dei test meccanici con cui si valutava lo stato dei cavi interni dei tiranti e il grado di corrosione. "Quando abbiamo visto da vicino i tiranti e i cavi fu subito chiaro che il loro stato era inadatto ai volumi di traffico che già allora sosteneva il ponte e quindi bisogna a prendere provvedimenti perché la situazione era estremamente grave".
    Una situazione che meritava controlli anche sulle altre pile: la 9, quella poi crollata, e la 10. "Ne parlai con Camomilla.
    Perché visto che sulla 11 c'erano problemi per il principio di precauzione se si rileva un problema su un elemento i controlli si fanno anche sugli altri elementi della struttura. Lo dissi anche a Donferri Mitelli (uno dei 58 imputati) che invece mi cacciò, mi disse che usavano le riflettometriche. Ma le riflettometriche erano pericolose e più che inaffidabili. Le usavano solo in Italia. Donferri mi rispose in malo modo e mi indicò la porta".
    L'ingegnere ha pure ricordato come lo stesso Morandi in una relazione del 1981 descriveva potenziali "deformazioni" della pila 9 a causa della qualità non buona del calcestruzzo utilizzato. E descriveva "lesioni" con "calo di tensione" e necessità di "controlli e inserimento di nuovi cavi". "I tiranti - è scritto nel documento - devono essere accuratamente controllati lungo tutta la loro estensione, guardandovi all'interno o con raggi X".
   

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