(ANSA) - GENOVA, 28 MAR - "Ora basta, tutti insieme bisogna
riflettere su quanto accaduto in queste settimane". Lo ha detto
all'ANSA Fabio Vicinanza, presidente Aia della Liguria
commentando le continue aggressioni agli arbitri, molti dei
quali giovanissimi, sui campi di calcio della Liguria. L'ultimo
caso sabato durante una gara di III categoria durante la quale
il direttore di gara diciottenne è stato costretto ad andare in
ospedale con una prognosi di 10 giorni. Proprio in quella
occasione il giovane arbitro ha detto a Il Secolo XIX: "Non
arbitrerò mai più".
"Corriamo seriamente il rischio che da parte dei ragazzi ci
sia un progressivo 'allontanamento' rispetto all'arbitraggio che
invece è qualcosa di bellissimo: è un'esperienza formativa
straordinaria che aiuta tantissimo da ogni punto di vista -
prosegue Vicinanza -. In alcune regioni episodi questo tipo sono
all'ordine del giorno, per noi è un fenomeno nuovo che stiamo
monitorando e attenzionando. Purtroppo è trasversale, coinvolge
genitori, dirigenti e giocatori. Basta soltanto sentire cosa
urlano certi genitori dalla tribuna verso gli arbitri durante le
partite giovanili: cosi è inaccettabile. Noi diamo un servizio,
lo abbiamo fatto e continueremo a farlo con grandissima passione
ma serve che adesso tutti abbassino i toni".
La Figc a livello nazionale sta valutando un inasprimento
delle sanzioni per gli episodi di violenza che sta riguardando
molte regioni italiane. "Di certo - conclude Vicinanza -, ci
vuole un cambiamento radicale e significativo nell'approccio con
gli arbitri da parte di tutti. E' un invito che faccio perché
altrimenti si rischia davvero che si perda la 'vocazione'".
(ANSA).
Presidente Aia Liguria, 'basta aggressioni ad arbitri'
Vicinanza, 'rischio concreto che si perda 'vocazione''
