Ogni giorno in Liguria vengono
diagnosticati 30 nuovi casi di tumore. Il dato positivo riguarda
le persone che guariscono definitivamente: sono più della metà e
richiedono percorsi di cura appropriati mentre, per gli altri,
la sopravvivenza è triplicata grazie ai risultati ottenuti dalla
ricerca. Lo si legge in una nota di Alisa.
Il Sistema sanitario regionale ha in carico, a oggi, oltre
100 mila persone che hanno avuto una diagnosi di cancro, ovvero
quasi un cittadino su 10.
"I risultati migliori si ottengono con la prevenzione e con
la qualità delle cure e, in Liguria, ci sono centri
specializzati dove è possibile ottenere tutto questo - scrivono
il governatore Giovanni Toti e l'assessore regionale alla sanità
Angelo Gratarola -. Ioltre, nella nostra regione, non mancano le
attività di ricerca e formazione. È importante tenere conto che
alcune procedure vanno centralizzate in strutture ospedaliere,
per questo può capitare che nella fase iniziale della malattia
le persone vengano curate lontano da casa ma, nella fase
cronica, il paziente deve poter essere seguito vicino alla
propria residenza, compatibilmente con il percorso previsto per
ciascun paziente". Il Diar oncoematologico di Alisa si sta
impegnando per implementare e portare avanti progetti dedicati
ai bisogni del paziente oncologico: "Ii Piano Oncologico
nazionale è stato recentemente approvato dalla Conferenza Stato
- Regioni e il Diar è al lavoro per il suo recepimento -
sottolinea Paolo Pronzato, coordinatore Diar oncoematologico
Alisa - inoltre, è prevista la realizzazione di un piano
nell'ambito dei Tumori rari che nel loro complesso rappresentano
il 20%, con l'identificazione dei Centri responsabili della
presa in carico. Infine - conclude Pronzato - è stata
riconosciuta la necessità di una formazione specifica per gli
operatori sanitari che si occuperanno sul territorio del
percorso oncologico dei pazienti".
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