Per migliorare lo stato di salute
della popolazione affetta da malattie del sangue congenite in
Palestina ha preso il via un percorso formativo per il personale
medico palestinese all'ospedale Galliera di Genova, al
policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna e all'ospedale di
Parma.
"Al team palestinese, composto da due ematologi, due infermieri
e un tecnico di laboratorio - spiegano i medici dell'équipe del
dottor Gianluca Forni, direttore della struttura di
Microcitemia, anemie congenite e dismetabolismo del ferro
dell'ospedale Galliera - è stata offerta una formazione tra
'pari' che ha coinvolto un medico generalista ematologo e un
infermiere presso il centro di Bologna, un medico generalista
ematologo, un infermiere e un tecnico di laboratorio presso la
struttura di Parma e che attualmente coinvolge i due medici e
due infermieri presso la struttura di Genova".
Si tratta di un progetto di cooperazione e solidarietà
internazionale di supporto al Ministero della Salute
palestinese, finanziato dall'Agenzia Italiana per la
Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e coordinato dal Centro
Nazionale Sangue (CNS). L'iniziativa è finalizzata ad acquisire
competenze cliniche e organizzative e sviluppare servizi
specialistici per la gestione dei pazienti affetti da malattie
ematologiche congenite, in particolare per creare una rete di
centri per il trattamento dell'emofilia e di altre malattie
emorragiche congenite e della talassemia e di altre
emoglobinopatie.
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