(ANSA) - GENOVA, 13 AGO - "Abbiamo ancora incisi nel cuore
quei giorni, quell'apocalisse che si è abbattuta sulla nostra
città, colpendo non solo Genova e la Liguria ma l'Italia intera.
Una tragedia che ci ha lasciati senza respiro e svuotati. Non si
può estinguere il dolore di chi ha perso un familiare, un amico,
una persona cara, possiamo solo continuare a rimboccarci le
maniche e avere la consolazione di sapere che quattro anni non
sono trascorsi invano". Così il presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti a 24 ore dall'anniversario del crollo di Morandi.
"Gli anni non appannano il dolore - aggiunge - ma danno una
prospettiva al ricordo di quanto è successo prima, durante e
dopo. Prima. La magistratura emetterà i suoi verdetti perché
abbiamo bisogno che giustizia venga fatta e il crollo del ponte
Morandi è stato un grande avvertimento su quanto non è stato
fatto prima. Ci siamo cullati nell'idea che il progresso non
avesse bisogno di manutenzione - ha sottolineato - e ne abbiamo
pagato un conto terribile, un conto che in futuro nessuno dovrà
mai più pagare. Durante. Non ho mai avuto la sensazione, con
Marco Bucci e tutti coloro che hanno lavorato con noi, che ci
sia stato un solo momento di abbandono e di scoramento. Al
dolore irrecuperabile per le vittime e per i loro familiari si è
subito affiancata una volontà di riscossa feroce e
ineliminabile. Se siamo riusciti in un'opera che sembrava
impossibile, è perché l'orgoglio è stato più forte della
frustrazione, la professionalità più del rancore, l'impegno più
del logorio amministrativo. Dopo. Il dopo è oggi, in quella
continua lotta per difendere e sviluppare tutto il nostro
territorio: dalle spiagge alle strade ai nostri monti. Perché
questa volta 'mai più' non sia solo un auspicio ma il risultato
di un lavoro duro, esigente e fruttuoso". (ANSA).
Ponte: Toti, dolore non si appanna ma 4 anni non sono passati invano
Governatore, 'mai più 'non solo auspicio ma risultato lavoro'
