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Ambiente: Guardia costiera recupera 800 kg 'reti fantasma'

Ambiente

Ambiente: Guardia costiera recupera 800 kg 'reti fantasma'

In 5 giorni nel tratto di mare tra Albenga e Noli

GENOVA, 15 ottobre 2021, 13:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I sommozzatori della guardia costiera, con l'aiuto dei centri diving e anche di un peschereccio locale, hanno recuperato 800 chili di reti 'fantasma' nelle acque del litorale savonese tra l'11 e il 15 ottobre.
    L'operazione Reti Fantasma 2021 si è concentrata nell'ambito dei territori di Noli, Borgio Verezzi, Loano e Albenga e ha visto impiegati in particolare i militari del 5° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di stanza a Genova, supportati da personale e mezzi della Capitaneria di Porto di Savona e nello specifico dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Loano Albenga.
    I sommozzatori hanno operato a una profondità tra i 22 e i 40 metri e recuperato un totale di quasi 300 metri lineari e un volume di oltre 5 mc complessivi di attrezzatura. Dal 2019 il corpo delle capitanerie di porto ha rimosso oltre 25 tonnellate di 'reti fantasma', responsabili dell'alterazione dell'ecosistema marino, e vere e proprie trappole per le specie ittiche che vi rimangono intrappolate.
    Importante il recupero davanti alla città di Albenga: un intero sacco di una rete da pesca a strascico intrappolato sui massi dissuasori da poco installati a protezione del relitto, lungo 120 metri e pesante più di 400 kg. Era stato individuato dal Marina Diving di Loano. Per il recupero è stato fondamentale l'apporto di un peschereccio di stanza nel porto di Loano grazie al quale, tramite l'utilizzo dell'argano di bordo, è stato salpato e riportato a terra il materiale rinvenuto.
   

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