In centinaia hanno manifestato a
Savona contro le politiche del governo Draghi, partecipando alla
protesta promossa dai sindacati di base. Con loro anche i
contrari al Green pass. Si sono radunati in piazza Sisto e poi
in corteo hanno invaso le vie della città. I manifestanti
criticano il Jobs Act e vogliono, tra l'altro, il blocco
dell'aumento dei prezzi e degli sfratti. Ha detto Maurizio
Loschi del Cub Savona, uno dei volti principali della lotta
contro il green pass in città. "Sono due anni che siamo
praticamente anestetizzati L'arrivo della pandemia, di un virus,
gli effetti veri e decantati, ci hanno spaventati. Abbiamo visto
carovane di bare, ma non vogliamo entrare nel merito delle cose.
Abbiamo accettato misure che non avremmo mai pensato di poter
accettare e dal punto di vista dell'informazione, è passata solo
quella che giustificava quelle misure". "Tra poco daranno di
nuovo il via ai licenziamenti e ci aspetterà una stagione
difficile. Con questa giornata di sciopero diamo il via ad una
stagione di lotte, che non sono ancora cominciate", ha concluso
Loschi
Sul palco il primo intervento è stato quello del Cub Sanità, con
Luisa, un'infermiera sospesa, che ha dichiarato: "La sospensione
dei lavoratori sanitari danneggia anche i cittadini, privandoli
del lavoro di questi professionisti".
In rappresentanza del personale scolastico ha preso la parola
Alice un'insegnate dell'istituto Mazzini - Da Vinci di Savona:
"Il green pass è una scelta obbligata, quindi non è una scelta.
O ti vaccini o ti devi sottoporre ad un trattamento sanitario
invasivo, che ti paghi, per due o tre volte a settimana. Tutto
questo per ottenere un lascia passare. Il green pass non è uno
strumento di controllo sanitario ma di controllo sociale e
politico", ha detto la professoressa
Riproduzione riservata © Copyright ANSA