"Un giorno mi ha detto: andiamo a
Roma a riprenderci la Lanterna, siamo scesi, lui ha parlato con
un ammiraglio e da quel momento la Lanterna è diventata
visitabile. E così ha fatto con la Casa di Colombo, Porta
Siberia, le torri di Porta Soprana". Otello Parodi, storico
presidente di circoscrizione del centro storico di Genova ed ex
consigliere provinciale, racconta così Agostino Dario Caviglia
al quale è stato intitolato oggi lo spazio all'incrocio tra vico
dei Tre Re magi, piazza Sarzano, vico dei Casareggio: nel cuore
di quel centro storico al quale ha dedicato tutta la vita ci
sarà Piazzetta Agostino Dario Caviglia.
E' stato presidente di associazioni sportive e culturali tra cui
l'associazione Porta Soprana, che ha reso appunto accessibili a
tutti le torri di Porta Soprana, la casa di Colombo, la
Lanterna, la torre Grimaldina in Palazzo Ducale, la chiesa di
San Luca, in anni in cui turismo e cultura non erano ancora
stati identificati come volano di crescita sociale ed economica
di Genova. Caviglia è stato in prima linea anche nel recupero
delle tradizioni genovesi con la rassegna di canzoni dialettali
per le scuole elementari il Lanternino d'Oro e la Marcia dei
Caruggi. A sua cura anche la Colonna infame, collocata nella
piazzetta che oggi gli è stata dedicata e che ricorda
l'abbattimento, negli anni 70, di via Madre di Dio e della casa
natale di Paganini. All'intitolazione della piazzetta sono
intervenuti anche l'assessore al Patrimonio Stefano Garassino e
il presidente del Municipio Andrea Carratù.
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