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Rizzone, su bonus fumo negli occhi

Rizzone, su bonus fumo negli occhi

Deputato M5S ha chiesto bonus.Usano per me per prendervi in giro

GENOVA, 14 agosto 2020, 19:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Eccomi qua, io sono pronto a metterci la faccia e ad assumermi le mie responsabilità, ma devo anche a mettervi in guardia da chi vi sta gettando fumo negli occhi". Il deputato M5s Marco Rizzone rompe il silenzio e fornisce la sua versione sulla vicenda del bonus richiesto all'Inps. "Usano me per prendervi in giro. Io voglio andare fino in fondo sulla questione morale di chi ha preso il bonus" premette il deputato che chiarisce: "Se avessi voluto intascarmi dei soldi non mi sarei di certo tagliato più di 40mila euro del mio stipendio da parlamentare, che invece ho donato per varie cause. Non ha senso rinunciare a tali somme e pensare di arricchirsi con i 600 euro". "Voglio fare una premessa: pur non avendo materialmente richiesto io quanto previsto dalla legge per la mia categoria di partita iva, non incolperò - dice - come hanno fatto altri, il mio commercialista dicendo che in automatico, sulla scia di altri assistiti, ha inoltrato la richiesta anche per me. Ne riconosco l'inopportunità e, consapevole che in ogni caso la responsabilità ultima è solo mia, io sono pronto ad assumermela tutta e fino in fondo, come ho sempre fatto. Però ora vi assicuro che pretenderò che si vada fino in fondo su una serie di altre 'questioni morali anche più serie di questa leggerezza e che forse sarebbe il caso di affrontare nel rispetto di chi ci ha eletti (e chi mi conosce sa che non demordo)". Per Rizzone "qui è stato fatto tutto a norma di legge" ma di fronte ad un "decreto scritto palesemente male, vuoi per la fretta, giustificabile, vuoi per l'incapacità di alcuni soggetti, non giustificabile" non c'è stato nessuno dei colleghi "moralizzatori" che sia "intervenuto per apportare modifiche che evitassero che l'indennizzo fosse dato a pioggia a prescindere dal reddito".
   

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