(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Una Rolls Royce, una Ferrari d'epoca,
immobili, ville e terreni per un valore di milioni di euro. E'
quanto sequestrato oggi all'imprenditore Antonio Miano, dai
finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione
al decreto di sequestro emesso dalla Corte di Appello capitolina
su richiesta congiunta dagli Uffici di Procura di Roma e Tivoli.
Oggetto del sequestro il patrimonio di milioni di euro nella
disponibilità di un imprenditore, residente nel circondario di
Tivoli, nei cui confronti le Procure hanno richiesto
l'applicazione di una misura di prevenzione personale e la
confisca dei beni ai sensi del Codice Antimafia. "Il decreto
della Corte d'Appello descrive le condotte dell'imprenditore -
spiega una nota della Gdf - risultanti dai numerosi procedimenti
sorti dal 1993 ad oggi, in parte definiti e in parte in corso,
per associazione per delinquere finalizzata al compimento di
truffe, associazione per delinquere finalizzata a reati di
truffa e riciclaggio; plurime bancarotte fraudolente in varie
parti d'Italia; turbativa d'asta; plurime truffe (in un caso
contestata all'estero). E ancora : appropriazioni indebite e
falso in bilancio; autoriciclaggio, delitti tributari". Secondo
la Corte "Risulta che il Miano è un evasore fiscale seriale dal
1999 a 2018 e, comunque, una persona che ha commesso violazioni
fiscali per milioni di euro, al pari della moglie". Il decreto
descrive anche la progressiva accumulazione di beni, la costanze
presenza di prestanome nella gestione delle attività
imprenditoriale, la "galassia" di società nella disponibilità
dell'imprenditore, il tentativo di controllo sui centri
commerciali, in particolare di quello attivo nel circondatio di
Tivoli; tentativo proseguito anche dopo il disposto sequestro
penale di alcuni beni ed il fallimento dichiarato dai Tribunali
di Roma, prima, e Tivoli poi. Posti sotto sequestro anche due
centri commerciali nelle province di Roma e Padova. (ANSA).
Era un evasore fiscale seriale, sequestrati beni a imprenditore
Operazione dell Gdf su delega pm Roma e Tivoli
