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Addio a Sandro Mando, ponte artistico tra Italia e Usa

Addio a Sandro Mando, ponte artistico tra Italia e Usa

Con la galleria Il Gabbiano fu un ponte tra arte italiana e Usa

NEW YORK, 24 giugno 2022, 16:32

Redazione ANSA

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(di Alessandra Baldini) Il mondo dell'arte è in lutto tra Roma e gli Stati Uniti. E' morto a 81 anni a New York, dove viveva da tempo, Sandro Manzo che per decenni, a partire dagli anni Sessanta, con la Galleria il Gabbiano vicino all'Ara Pacis, fu un ponte artistico tra Italia e Usa. Il Gabbiano non fu solo una galleria: fu anche un punto di incontro e "una fucina di idee" in cui venivano esposti artisti da Morandi a Pirandello, Mario Mafai, Renato Guttuso, Piero Guccione, Carla Accardi, Fabio Rieti, Bruno Caruso, ma anche Robert Rauschenberg, Larry Rivers, Sam Francis, e poi Bernardo Siciliano e Valeria Cademartori. Tutto era cominciato da un incontro a Torre Annunziata, con Laura Mazza, prima attrice di prosa e poi direttrice editoriale al Saggiatore. La sfida coinvolse anche Alberto Mondadori: il nome fu scelto come omaggio ad Anton Cechov e ai trascorsi teatrali della Mazza che aveva girato l'Italia con Adriana Asti e Romolo Valli. Molto di quella avventura è raccontato nella "Stanza Verde", l'autobiografia raccolta dalla moglie Fiamma Arditi e pubblicata nel 2017 da Electa. La prima mostra nel 1967 su Alberto Giaquinto fu presentata da Guttuso. "Il Gabbiano era un luogo dove potevi incontrare Alberto Moravia, Bunuel, Visconti, che erano tutti vivi allora", aveva ricordato Manzo presentando il libro a New York. Nel 1982 Manzo si trasferì a New York per aprire la sede americana e Il Gabbiano diventò un ponte tra artisti americani in Italia e giovani artisti italiani in America: meno di dieci anni dopo, nel 1991, a Roma Manzo ospitò una grande mostra di Robert Rauschenberg, la seconda nella carriera dell'artista che nella capitale era venuto solo nel 1953, giovane e squattrinato, e i suoi quadri allora si vendevano per diecimila lire. Dopo la ristrutturazione firmata da Stephen Rustow, l'architetto del MoMA, la galleria romana aveva riaperto nel 2007 con la mostra dei 40 anni con opere di Motherwell, Lichtenstein, Sam Francis, Mel Bochner e Ed Ruscha. Aveva chiuso per sempre dieci anni dopo per ragioni soprattutto finanziarie.
   

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