Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La coppia cinese contagiata,'la prima battaglia'

La coppia cinese contagiata,'la prima battaglia'

I ricordi allo Spallanzani di chi li ha salvati un anno fa

ROMA, 27 gennaio 2021, 18:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il soccorso in un albergo al centro di Roma e la corsa all'istituto Spallanzani. E' trascorso un anno da quella sera, dal ricovero della coppia di cinesi, primi due casi diagnosticati di Coronavirus in Italia. L'inizio di una lunga battaglia al Covid cominciata il 29 gennaio quando un'ambulanza del 118 soccorse i coniugi di Wuhan in un hotel di via Cavour. A un anno di distanza chi li ha salvati e 'coccolati' per quasi due mesi porta ancora dentro di sé i ricordi dei momenti più duri e di quelli più commoventi.
    "Quando sono stati ricoverati abbiamo avuto la consapevolezza che il virus era in mezzo a noi e abbiamo visto un Paese sgomento, quasi incredulo - ricorda il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia -. La mia prima reazione è stata quella di dire 'siamo in grado di affrontare la malattia, non dobbiamo avere paura'. L'orgoglio italiano è quello di averli salvati". E la gratitudine per questa vittoria si leggeva negli occhi commossi della coppia quando il 19 marzo lasciò l'ospedale. "Ci avete salvato la vita. Amiamo lo Spallanzani, amiamo l'Italia" dissero i coniugi che hanno poi donato 40mila euro all'istituto per la ricerca. Un percorso difficile verso la guarigione che ha visto i giorni più duri con l'aggravarsi della malattia.
    "Il ricordo più toccante è stato quando siamo riusciti a comunicare in lingua cinese con l'aiuto della figlia che risiedeva negli USA via WhatsApp la positività al tampone nasofaringeo di tutti e due i suoi genitori - racconta Emanuele Nicastri, direttore U.O.C. Malattie Infettive - mentre il momento più difficile è stato quando, pochi giorni dopo, le abbiamo comunicato la necessità di procedere a intubazione prima del padre e poi della madre, a distanza di poche ore".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza