Rimane impigliato e
non vola via uno dei palloncini bianchi che hanno salutato il
feretro di Willy, e anche i migliori amici del ragazzo non
riescono ad andarsene dal campo sportivo. E' finito il funerale,
il carro sfila verso il cimitero, le autorità probabilmente
volano già in autostrada. Loro rimangono lì, impigliati e
bianchi nelle loro magliette 'Ciao Willy', al palco dell'altare
dove è appena finita la messa. Siedono dov'era la bara e
piangono, si abbracciano. Qualcuno cede all'emozione. Provano a
consolarsi, ma ci vorrà tempo. Sono gli ultimi rimasti sul prato
di Paliano delle centinaia che sono arrivate da tutto
l'hinterland, da Roma, per dire no. No, dicono stamattina, alla
violenza "immotivata, assurda" che una sera ha distrutto una
vita, e probabilmente segnato una generazione di ragazzi. Un
fiume, bianco come richiesto dalla famiglia Monteiro Duarte: il
funerale è per le 10, ma già poco dopo le 8 il campo è quasi
pieno. Si fa la coda per entrare, mentre lungo il ciglio della
via Palianese camminano in fila indiana ragazzi e ragazze in
maglietta candida. E' il funerale dei giovani, quello di Willy.
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