La Regione Lazio ricorre al Consiglio
di Stato contro l'annullamento dell'ordinanza del Tar sui test
molecolari eseguiti nei laboratori privati. "L'errore in cui
cade l'ordinanza oggetto di impugnazione è quello di confondere
una questione di sanità pubblica, con una limitazione alla
libera concorrenza", si spiega nel ricorso depositato oggi.
"Il test per il COVID non è un ordinario test diagnostico, ma si
tratta di un test che, in caso di positività, ha importanti
implicazioni sulla sfera delle libertà individuali, sulla
circolazione e movimento. Nonché sulla salute come interesse
della collettività, finanche, in caso di focolai, sulla
determinazione delle cosiddette 'zone rosse'", precisa la
Regione Lazio paventando il rischio, nel caso di mancato
accoglimento del ricorso, "di compromettere la gestione
coordinata dell'emergenza sanitaria".
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