Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lazio
  1. ANSA.it
  2. Lazio
  3. Shoah: fratellini morti ad Auschwitz, anche per loro pietre inciampo a Roma

Shoah: fratellini morti ad Auschwitz, anche per loro pietre inciampo a Roma

Storia di Dario 13 anni e Adolfo 7 anni scoperta dagli studenti del liceo Aristofane

Aveva solo 13 anni, e combatté assieme ai partigiani a Porta San Paolo contro la barbarie nazista. Ma il 16 ottobre del 1943 fu rastrellato dai tedeschi, e morirà ad Auschwitz con il suo fratellino di 7 anni e la sua famiglia. Si chiamava Dario Funaro, era un ragazzo del quartiere Montesacro di Roma, e la sua unica colpa era essere ebreo. La sua storia è stata 'scoperta' dagli studenti del liceo classico Aristofane, coordinati dalla professoressa di storia e filosofia Maria Rosati nel corso del progetto 'Il fiore del partigiano': Dario, suo fratello e i suoi genitori sono stati ricordati mercoledì 16 gennaio con quattro 'pietre d'inciampo' proprio davanti a quella che era loro casa, in via Maiella 15. A Roma sono state 26 le pietre di inciampo che sono state posizionate tra il 15 e il 16 gennaio in tutta la città, dal centro storico alla periferia (I, II, III, V, VIII e XIII Municipio). "Per non dimenticare - concludono la professoressa e i ragazzi - e per testimoniare, come dice Primo Levi, 'che questo è accaduto'".

Sono tornate sulla strada, tra i sampietrini del quartiere Monti, anche le pietre di inciampo che lo scorso 10 dicembre erano state trafugate nella Capitale. I blocchetti dorati sono collocati sotto alle abitazioni di famiglie di deportati nei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. La ricollocazione delle pietre che ricordano le famiglie Di Consiglio e Di Castro, effettuata a spese del Campidoglio, è avvenuta in via della Madonna dei Monti alla presenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi. "È stato come se avessero rubato un pezzo della nostra memoria, queste pietre segnano il passo e ci ricordano la memoria tragica di questa città - ha detto Raggi - Noi non ci rassegnano a chi vuole strapparci le pietre le hanno prese ma non hanno rubato la nostra memoria. La memoria ci serve per evitare di inciampare in errori del passato già fatti, noi puntiamo molto sulle nuove generazioni ecco perché qui oggi sono stati invitati tanti studenti".

   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Roma Capitale
        301 Moved Permanently

        301 Moved Permanently


        nginx
        Vai alla rubrica: Pianeta Camere
        Muoversi a Roma


        Modifica consenso Cookie