(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Una super-squadra di 300 esperti, con
una dotazione di 530 milioni di euro fino al 2027 per proteggere
l'Italia dal rischio cyber. Sono i numeri dell'Agenzia per la
cybersicurezza nazionale, creata con un decreto legge firmato
dal premier Mario Draghi e approvato dal Consiglio dei ministri.
Un esperto sarà designato alla guida: il nome attualmente più
accreditato è quello di Roberto Baldoni, numero 2 del Dis, con
delega proprio al cyber.
Una svolta epocale in un settore diventato centrale tanto
che, si legge nella bozza, c'è "straordinaria necessità ed
urgenza" di "attuare misure tese a rendere il Paese più sicuro e
resiliente anche nel dominio digitale". La vulnerabilità delle
reti e dei sistemi informativi di soggetti pubblici e privati,
infatti, possono "provocare il malfunzionamento o l'interruzione
di funzioni essenziali dello Stato con potenziali gravi
ripercussioni sui cittadini, sulle imprese e sulle pubbliche
amministrazioni, sino a poter determinare un pregiudizio per la
sicurezza nazionale". Un esempio del pericolo incombente è
l'attacco hacker - con richiesta di riscatto - che lo scorso
maggio ha paralizzato uno dei più grandi gasdotti degli Stati
Uniti. Rischi che sono del resto ben presenti al Governo.
"Abbiamo il 93-95% dei server della Pubblica amministrazione
non in condizioni di sicurezza", è l'allarme lanciato da
Vittorio Colao, ministro per l'Innovazione tecnologica e la
Transizione digitale. E il sottosegretario con delega
all'Intelligence, Franco Gabrielli, ha riconosciuto che il Paese
ha una fragilità "per mancanza dei consapevolezza dei rischi,
per un deficit di cultura su questi temi: purtroppo siamo molto
in ritardo e dobbiamo camminare a passi molto svelti". Bisogna
cambiare 'macchina' per accelerare ed il veicolo messo a punto
dal Governo è l'Acn. (ANSA).
Telecomunicazioni, calano ricavi ma boom investimenti
Rapporto Asstel. Guindani, Recovery fund strumento per soluzioni