La transizione digitale, in particolar modo quella legata alle tecnologie di Industria 4.0, potrebbe essere nei prossimi 7 anni a costo zero per molte piccole e medie imprese lombarde, le quali, potranno contare su 9,8 miliardi messi a disposizione per la crescita digitale. È quanto emerge dalla stima effettuata dal centro studi Cna Lombardia, che ha valutato il combinato disposto di Pnrr e dei fondi strutturali di Next Generation Eu, che copriranno sia investimenti in ricerca, tecnologia e macchinari, grazie al Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale), sia gli investimenti in capitale umano grazie al Fse plus (fondo sociale europeo).
Queste risorse, secondo le stime Cna, genereranno due mercati paralleli: da una parte crescerà il bisogno di esperti e consulenti esterni che arriverà a muovere un volume d'affari nella sola Lombardia pari al 20% delle risorse, ovvero 1,98 miliardi di euro; dall'altra si prevede che le imprese investano nel capitale umano, e in particolare nella formazione continua, per un volume d'affari che sfiora il miliardo. In questa direzione si muove l'accordo siglato tra Cna Lombardia, l'ente di formazione Ecipa Lombardia, e Made Competence Center per l'Industria 4.0, volto a costruire percorsi formativi a favore della digitalizzazione delle micro e piccole imprese del territorio. L'iniziativa punta a finanziare questa formazione con le risorse di Regione Lombardia a valere sul Programma Operativo Regionale Fse. "Stiamo toccando con mano l'efficacia e l'utilità del rapporto tra chi, come Cna, fa lobby e rappresentanza degli interessi delle pmi, e chi, come Made, trova e accelera la soluzione di problemi tecnologici a partire da un'analisi oggettiva dei fabbisogni delle imprese del territorio". La formazione "è uno dei pilastri della rivoluzione di Industria 4.0: senza il contributo di personale qualificato, le tecnologie non possono dispiegare il loro pieno potenziale", sottolinea il presidente di Made, Marco Taisch. (ANSA).