In un'epoca in cui i dati sono la vera ricchezza, disporre della propria identità digitale senza affidarla a terzi può fare la differenza per i cittadini e per le imprese. Puntano a questo i servizi di Self Sovereign Identity forniti da InfoCert, il più grande Trust Service Provider europeo, tra le società principali della BU dedicata al digitale di Tinexta. La soluzione per la gestione dell'identità online sviluppata da InfoCert si chiama Dizme e viene già applicata in progetti pilota da un ecosistema di realtà finanziarie, accademiche e industriali.
La base è la blockchain, una struttura dati condivisa e immutabile, un registro informatico le cui voci sono concatenate in ordine cronologico e garantite dalla crittografia. Un sistema usato fino ad ora soprattutto per le criptovalute, che può essere strategico anche per la gestione dell'identità digitale nell'interazione con i fornitori di beni e servizi. Dizme, disponibile in versione beta, affianca la blockchain a uno standard innovativo, chiamato W3C, per la gestione e la verifica di credenziali digitali attribuite a un individuo o un'organizzazione, in accordo con il regolamento per l'identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno dell'Unione europea (eIDAS).
Grazie a questa soluzione, aziende e professionisti possono fornire in modalità remota informazioni identificative personali che rimangono sotto il controllo del dichiarante, ma sono valide e sicure almeno quanto l'esibizione fisica dei documenti d'identità.
In collaborazione con:
TINEXTA