Dall'industria alimentare al
retail, dalla logistica alla farmaceutica, sono sempre di più le
aziende che si affidano alla tecnologia dell'identificazione a
radiofrequenza (Radio-Frequency IDentification, Rfid), che si
stima raggiungerà un valore tra i 25 e 35 miliardi di dollari
entro il 2030. In occasione del 50esimo anniversario di questa
tecnologia, il country manager Zebra Technologies Italia, Enzo
Tumminaro, fa il punto su potenzialità e sviluppi futuri.
In campo industriale le soluzioni Rfid "fanno risparmiare
parecchio tempo agli operatori in prima linea e offrono una
maggiore visibilità che permette di limitare gli sprechi e
prevenire l'esaurimento delle scorte", spiega Tumminaro,
sottolineando che "gli investimenti in tecnologia per la
visibilità dell'inventario sono considerati una priorità
assoluta". Ad esempio, un lettore o terminale Rfid fisso
all'ingresso e all'uscita di un magazzino o di una banchina di
carico può contare automaticamente pallet, casse e articoli in
arrivo e in partenza. Nel settore retail, invece, un addetto
alla vendita, puntando semplicemente lo scanner Rfid, può
contare gli articoli su uno scaffale o in magazzino in pochi
secondi, se dotati di etichette compatibili. In Italia questa
tecnologia ha preso piede soprattutto nel settore fashion
retail, in quanto, "può aiutare a ottimizzare tutti i processi,
dare una visibilità completa del negozio, prevenendo situazioni
di esaurimento scorte, e aumentare le vendite". Dal canto suo,
Zebra Technologies, azienda americana quotata al Nasdaq attiva
nella realizzazione di soluzioni tecnologicamente avanzate per
le aziende, ha "una solida esperienza nel settore Rfid", con il
primo dispositivo portatile lanciato nel 2004 per arrivare nel
2008 alle prime soluzioni di stampa mobile. "Oggi - spiega il
manager - abbiamo molti clienti in tutto il mondo che utilizzano
le nostre soluzioni Rfid e possiamo contare su numerosi partner
per la loro creazione". Per Zebra gli investimenti in ricerca e
sviluppo sono cruciali: "ogni anno investiamo il 10% del
fatturato globale in R&D".
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