(ANSA) - TRENTO, 25 SET - "Sogniamo Tiger Woods alla Ryder
Cup 2023. Abbiamo già provato a portarlo all'Open d'Italia e ci
riproveremo". Il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, e
il direttore generale del progetto Ryder Cup, Gian Paolo
Montali, da Trento e in occasione della quinta edizione del
Festival dello Sport, non nascondono le loro ambizioni.
L'obiettivo è quello di avere Woods nella Città Eterna,
sicuramente per il grande show che tra un anno vedrà il team
Europe sfidare, al Marco Simone Golf & Country Club, gli Usa.
"Era l'unico contro cui non avrei voluto giocare, ma Tiger
sono riuscito a batterlo", racconta Costantino Rocca, anche lui
tra i protagonisti dell'evento "Ryder Cup il golf più bello che
c'è", insieme al trofeo. Primo azzurro a giocare (nel 1993) il
match più importante del green, tra i pionieri del green
tricolore, nel 1997 si è levato la soddisfazione di battere nel
singolo proprio Woods. Nei suoi occhi, ancora le emozioni di un
tempo. "La Ryder Cup è l'appuntamento più speciale che possa
esserci. Tutti vorrebbero giocarla, in pochi riescono a farlo.
Lì i soldi non contano e far parte del Vecchio Continente è
qualcosa d'inspiegabile. Verso l'appuntamento di Roma, tra gli
azzurri, ne vedo alcuni che possono giocarsi le proprie carte",
le parole di Rocca.
Da Francesco Molinari, "che nel 2018 l'ha vissuta da
protagonista nel suo momento magico e che sta mostrando segnali
di ripresa", sottolinea Chimenti, a Guido Migliozzi. Per il
futuro e chissà se anche per il 2023, Chimenti punta su Celli.
"In passato dissi che i fratelli Molinari sarebbero arrivati in
alto. Non mi sbagliavo. Ora sono certo che Celli avrà un futuro
roseo", spiega il n.1 della Fig. Che poi loda Rocca: "E' stato
un'apripista e un'icona per molti".
Intanto Montali ricorda i prossimi appuntamenti riguardanti
le celebrazioni a un anno dalla Ryder Cup, in programma dal 3 al
5 ottobre 2022 a Roma. Prima uno show al Marco Simone con tanti
giovani e i capitani dei due team, Luke Donald per l'Europa e
Zach Johnson per gli Usa. Poi, un tee shot simbolico dal Tempio
di Venere (di fronte al Colosseo), una cartolina per Roma.
Dunque un'udienza privata dal Papa. La Città Eterna prepara il
suo show. "Se ci siamo guadagnati la possibilità di ospitare la
Ryder Cup - conclude Chimenti - è anche e soprattutto grazie al
fascino inimitabile di Roma". (ANSA).