(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Mark Fulcher, il caddie che ha
contribuito ai trionfi show di Justin Rose, per tornare a
vincere e convincere. E il jet lag come "problema", secondo la
stampa americana, da risolvere in fretta. Francesco Molinari da
gennaio 2020 avrà una nuova spalla in campo, "Fooch" Fulcher.
"Porterà molta esperienza - le parole di Molinari - ha vinto
praticamente tutto con Rose e ho sempre ammirato il loro
rapporto. Fulcher ha una forte personalità e dice sempre quello
che pensa. Inizieremo a lavorare insieme da gennaio, anche se
ancora non ho stabilito bene il mio programma. E' sano e sta
lavorando sodo per ritrovare la sua forma fisica".
Dopo l'operazione al cuore che lo ha costretto, ormai un anno
fa, a interrompere la collaborazione con Rose, Fulcher è pronto
a tornare in campo. In undici anni di rapporto lavorativo con
Rose ha vinto otto volte sul PGA Tour, lo US Open 2013, la
medaglia d'oro alle Olimpiadi di Rio 2016 e la FedEx Cup 2018.
Molinari dopo l'addio sofferto a Pello Iguaran (insieme hanno
vissuto un 2018 d'oro) spera nella rinascita e "GolfDigest", tra
i più autorevoli siti d'informazione del green a stelle e
strisce, individua nel jet lag uno dei problemi di Molinari.
Non solo la delusione Masters, col piemontese che ad Antalya,
dopo il terzo round del Turkish Airlines (Rolex Series European
Tour), ha ammesso di aver inciso nei risultati, al di sotto
delle attese, degli ultimi mesi. Un contraccolpo psicologico ma
forse non l'unico. Perché secondo i media Usa i continui
spostamenti tra Londra (dove Molinari vive ormai da anni con la
famiglia) e gli Stati Uniti, potrebbe aver pesato notevolmente
sul rendimento del player torinese. "Molinari dovrà prendere
presto una decisione: continuare a vivere in Inghilterra o
trovare una sistemazione provvisoria negli Stati Uniti?". Questo
l'interrogativo posto da "GolfDigest", ma ogni scelta verrà
rinviata al nuovo anno. Ad attenere Molinari ora il Dp World
Tour Championship di Dubai (21-24 novembre) e l'Hong Kong Open
(28 novembre - 1 dicembre), rispettivamente ultimo evento 2019 e
primo evento (insieme all'Alfred Dunhill Championship,
Sudafrica) 2020 dell'European Tour.