L'inno di Mameli diffuso nell'aula del Consiglio regionale Fvg e interpretato nella lingua dei segni da parte di cinque donne nella stessa aula mentre tutti i consiglieri seguivano in piedi dai vari scranni. E' l'originale modo in cui è stata celebrata oggi la giornata mondiale della lingua dei segni (che cadeva il 23 settembre), e la giornata mondiale del sordo che si celebra ogni anno l'ultima domenica di settembre.
"L'iniziativa - ha ricordato Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale - è stata lanciata per mettere meglio a fuoco l'attività dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi (Ens), articolata in 104 sezioni provinciali, 28 consigli regionali e più di 50 rappresentanze intercomunali".
L'associazione fa parte del Comitato italiano paralimpico e che tutela in molti aspetti della vita quotidiana gli interessi delle persone sorde, per assicurare diritti di cittadinanza a tutti. A interpretare la lingua dei segni sono state Barbara Cova, udente, assieme a Francesca Lisjak - presidente di Ens Fvg - Rosetta Maria, Irene Marino e Francesca Monaco. Bordin ha poi conferito proprio a Francesca Lisjak il sigillo del Consiglio regionale.
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