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Maltempo in Fvg: sindacati, necessario dichiarare stato calamità

Maltempo in Fvg: sindacati, necessario dichiarare stato calamità

'Tutelare agricoltura, preoccupati per 18mila occupati settore'

TRIESTE, 26 luglio 2023, 14:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo l'ondata di maltempo che ha investito il Friuli Venezia Giulia il comparto agricolo è in ginocchio, mentre in queste ore cresce la preoccupazione per i 18mila occupati del settore. A domandarsi cosa ne sarà di loro se nei campi non ci dovessero essere più prodotti, sono Stefano Gobbo per la Fai Cisl, Maurizio Comand per Flai Cgil, e Pier Paolo Guerra per Uila Uil del Friuli Venezia Giulia, che ritengono indispensabile che venga dichiarato lo stato di calamità naturale per il settore agricolo." Il suo riconoscimento - si elgeg in uan nota diffusa dai sindacati - permetterebbe l'accesso ai lavoratori, in particolare a tempo determinato, a speciali norme per il riconoscimento di ammortizzatori sociali legati alla disoccupazione agricola e dall'altro soccorrere economicamente le imprese colpite e permettere la continuità aziendale.
    "Per le tre sigle è doverosa la dichiarazione dello stato di emergenza da parte delle istituzioni nazionali - aggiungono i sindacati - ed apprezzabile la celerità della politica regionale che ha permesso di reperire e stanziare risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza, di assistenza alla popolazione e di aiuto alle nostre aziende agricole. Tuttavia, ora serve tutelare il comparto agricolo anche attraverso lo stato di calamità naturale. I primi dati raccolti, rimarcano i segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uil aUil, rilevano che gli eventi del 24 e 25 luglio hanno colpito in maniera estesa l'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, dalla provincia di Gorizia, passando per il Medio Friuli e la Bassa Friulana, giungendo fino alla Bassa Pordenonese ed è andato perso il 70% dei prodotti, dai seminativi, frutteti ai vigneti".
    Ora il rischio è che sia travolta tutta la filiera collegata alla trasformazione dei prodotti delle aziende agricole. "Questi eventi drammatici non sono più sostenibili per il nostro settore - sottolineano Gobbo, Comand e Guerra - dobbiamo agire già domani mattina per limitare i cambiamenti climatici in atto, servono scelte e azioni coraggiose e immediate, è impensabile che un'azienda agricola decida di seminare senza sapere se potrà raccogliere".
   

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