"Abbiamo fatto i conti con il
mondo digitale e possiamo dire che non si è dimostrato il
mortale nemico del libro, anzi, in senso lato è stato uno
strumento che ha incrementato la diffusione del libro e della
lettura". Per mondo digitale Angelo Piero Cappello, Direttore
del Centro per il libro e la lettura, intende gli strumenti che
consentono di "montare e smontare un testo, individuare con
google maps i luoghi del romanzo, interloquire con i personaggi,
che hanno un profilo sui social". Insomma, "quegli strumenti che
i ragazzi conoscono bene e attraverso i quali si mantiene vivo
il piacere della lettura". E' per questo che una serie di testi
classici saranno ripubblicati, corredati dai risultati di una
indagine sulla promozione interdisciplinare della lettura.
Cappello lo ha annunciato al convegno "Il Piacere: tra
ermeneutica e digital studies", al Vittoriale.
All'incontro, il più celebre romanzo dannunziano è stato
appunto messo sotto la lente degli algoritmi nel tentativo di
stabilire se fosse possibile applicare formule e metodologie
matematiche per offrire ulteriori livelli di leggibilità di un
testo letterario. Sarà proprio Il Piacere il primo romanzo a
essere ripubblicato (con la Bur) curato dallo stesso Cappello.
Poi sarà la volta dei Promessi sposi, dei Malavoglia e di Mastro
don Gesualdo di Verga, per continuare con Pirandello e Svevo.
Contemporaneamente, "con l'Università di Tor Vergata stiamo
creando un sito web con questi romanzi e questi applicativi
informatici in modo che gli studenti possano approfondire
ricerche e indagini", ha concluso Cappello.
Si è compreso, infatti, che i nativi digitali quando leggono
il libro non lo considerano chiuso ma anzi, può essere
completato, rivisto, in un dialogo continuo tra rete e
letteratura, una sorta di lettura aumentata.
L'iniziativa nasce nel quadro di riferimento della legge 15
del 2020, che intende dare un impulso alla lettura attraverso
l'utilizzo di un ecosistema digitale e che ha promosso la
Capitale italiana del libro. La prima è stata Chiari, Brescia,
nel 2020, quando è nato un gruppo di riflessione sul rapporto
tra la lettura dei classici nella scuola e i ragazzi.
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