(ANSA) - DUBAI, 22 MAR - Un "Decalogo del diritto all'acqua"
con l'intento di promuovere una legislazione, ispirata a una
visione ecocentrica, per il riconoscimento del diritto all'acqua
come soggetto giuridico. A lanciarlo è il Consiglio Nazionale
Forense (Cnf) in occasione dell'evento "Pursuing the human right
to water" al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, organizzato
dal Cnf per la Giornata mondiale dell'acqua.
Il decalogo del diritto all'acqua mira a diventare un'eredità
principale di Expo 2020 Dubai per il dialogo internazionale sul
diritto umano all'acqua, e prevede 10 principi guida: l'acqua
come risorsa essenziale; approvvigionamento diffuso;
regolazione funzionale; autonomia limitata; efficienza
tecnologica; trasparenza e partecipazione; sostenibilità;
solidarietà; equità; giustiziabilità.
Il forum, realizzato nella settimana dedicata all'acqua a
Expo Dubai, ha voluto inoltre mettere in luce il valore del
diritto all'acqua e i progressi e le buone pratiche per
garantire acqua pulita e adeguata alle persone, all'industria e
al pianeta attraverso la creazione di una legislazione
ecocentrica, con gli interventi di esperti e rappresentanti di
organizzazioni, tra cui Rio Hada dell'Ufficio del Commissario
Onu per i diritti umani e Stefania Proietti, sindaca di Assisi.
"Oggi l'attenzione all'ambiente è diventata una priorità
assoluta per tutto il genere umano, e gli avvocati italiani su
questo hanno voluto dare il loro contributo", ponendo l'accento
sul fatto che "l'acqua necessita di una regolamentazione
globale. E per questo motivo abbiamo pensato a questo decalogo
sul diritto all'acqua da offrire alla comunità mondiale", ha
detto Francesco Greco, vicepresidente del Cnf. Sono "dieci
regole che prevedono un impegno degli Stati", "regole balisari,
semplici, sulle quali ci auguriamo si possa cominciare a
lavorare per giungere poi all'adozione di un documento globale
da parte di tutti gli stati del mondo", ha sottolineato.
Quello di oggi è "il momento conclusivo di un progetto che
parte da lontano, dalla valutazione che abbiamo ritenuto giusta
che la partecipazione dell'Italia all'Expo 2020 fosse una
occasione di una promozione di una rinnovata cultura di diritti
legati alla tutela dell'ambiente e delle risorse idriche", ha
dichiarato Maria Masi, presidente del Cnf, in collegamento. "Ma
è anche l'inizio di un nuovo percorso che parte da oggi nella
ferma consapevolezza della necessità" di promuovere i diritti
all'acqua, ha sottolineato Masi, evidenziando la "ferma
convinzione che un corretto esercizio e una rinnovata cultura
dei diritti e dei doveri possa rappresentare un naturale
antidoto alla generazione di conflitti" sulle risorse idriche.
(ANSA).