(ANSA) - ROMA, 22 MAR - "L'acqua sotterranea è abbondante, a
livello globale tuttavia solo un quarto della totalità
dell'acqua dolce che usiamo proviene da fonti sotterranee. Il
suo pieno potenziale è ancora largamente non sfruttato". Lo ha
dichiarato Michela Miletto, direttrice del World Water
Assessment Programme (Wwap) dell'Unesco, in un messaggio video
per l'evento "Pursuing the Human Right to Water", organizzato
dal Cnf al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai in occasione
della Giornata mondiale dell'acqua. La direttrice ha presentato
i principali risultati del rapporto di Nazioni Unite e Unesco
'Acque sotterranee. Rendere visibile la risorsa invisibile'.
"Il 69% dell'estrazione di acqua sotterranea riguarda il
settore agricolo, seguito dal 22% per uso domestico e 9% per usi
industriali", ha detto Miletto. "Mentre negli ultimi 60 anni
alcuni Paesi hanno aumentato considerevolmente i loro prelievi
di acque freatiche, altri Paesi, in Africa in particolare devono
ancora trarre pieno vantaggio dalle loro risorse idriche
sotterranee", ha spiegato, sottolineando che il continente
africano è ricco di questa risorsa.
"Per utilizzare il pieno potenziale di questa risorsa in
maniera sostenibile, abbiamo bisogno di un quadro di governance
e di piani di gestione", e "la gestione delle acque freatiche
mira a controllare i prelievi ed evitare le contaminazioni", ha
sottolineato Miletto. "Le acque freatiche rappresentano un
grande approvvigionamento di acqua dolce a livello globale, in
un mondo caratterizzato da una domanda di acqua crescente e dove
le risorse idriche superficiali sono spesso scarse e sempre più
messe a dura prova. Sbloccare il pieno potenziale delle acque
sotterranee richiede sforzi concertati per gestire e utilizzare
le acque in modo sostenibile", ha affermato. (ANSA).