(ANSA) - DUBAI, 19 MAR - "La nostra presenza a Expo Dubai è
simbolica e culturale e non ha obiettivi commerciali. Qui voglio
sottolineare i valori che corrispondono alle più profonde
necessità dei cuori umani. Una di queste è l'idea di una
convivenza pacifica tra diverse nazioni, culture e religioni. La
Santa Sede è fermamente impegnata a promuoverla a livello
socioculturale, educativo, diplomatico e religioso" e "questa
necessità di pace è specialmente sentita nei costanti e
molteplici conflitti in diverse parti del mondo. In particolare,
come potremmo dimenticare la tragedia della guerra in Ucraina,
che ha causato e causa ancora così tanta distruzione e
sofferenza". Lo ha dichiarato il Segretario di Stato vaticano,
cardinale Pietro Parolin, nel suo discorso alla cerimonia di
apertura della Giornata nazionale della Santa Sede a Expo 2020
Dubai. "La concordia e l'armonia possono davvero realizzarsi per
tutti i membri della famiglia umana", ha detto il cardinale.
"Ogni pacifica convivenza è fondata sull'impegno alla
condivisione. Questo è impossibile senza un atteggiamento di
base di dialogo. Le religioni e le loro istituzioni possono e
devono assumere la missione di essere catalizzatrici del
processo vitale di sensibilizzazione e formazione della
coscienza. In questo modo, nel cuore dei credenti sarà forte il
desiderio di incontro, comprensione e dialogo reciproci,
portando ad un benefico scambio di conoscenze e di valori umani,
culturali e religiosi. Il nostro padiglione ricorda questa
fruttuosa capacità di dialogo, incontro e amicizia attraverso
gli eventi storici e le personalità coinvolte", ha detto
Parolin.
Il Segretario di Stato vaticano ha partecipato alla cerimonia
di apertura della giornata nazionale - iniziata con alzabandiera
e inni dei Paesi - insieme a Nahayan Mabarak Al Nahayan,
ministro della Tolleranza e della Coesistenza degli Emirati
Arabi Uniti e Commissario Generale di Expo 2020 Dubai. "Ho
ancora ricordi vividi della storica visita apostolica di Papa
Francesco nel febbraio 2019 e la calda ospitalità che ha
ricevuto in quella occasione. È stato con gioia che ho accettato
l'invito a partecipate a questa simbolica giornata nazionale
della Santa Sede a Expo 2020 Dubai", ha detto Parolin. "La mia
presenza qui non è intesa come mero adempimento degli obblighi
di un Paese che partecipa all'esposizione universale, ma è un
segno tangibile della stima della Santa Sede per gli Emirati
Arabi Uniti", ha evidenziato. "Sono qui a testimoniare i molti
legami creati tra noi. Anche se apparentemente distanti, ci
stiamo in realtà avvicinando sempre di più per via dei valori
che entrambi riconosciamo come punti chiave di riferimento. Non
c'è dubbio che le nostre radici culturali, credi religiosi,
grandezze territoriali e storie sono diverse. Tuttavia, siamo
scelti per conoscerci meglio, apprezzarci e siamo impegnati a
trovare convergenze che possono contribuire alla pace della
comunità internazionale. Per questa ragione, 15 anni fa sono
state stabilite le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e
gli Emirati Arabi Uniti, che hanno raggiunto una nuova fase con
l'apertura della Nunziatura apostolica ad Abu Dhabi", ha
ricordato il Segretario di Stato.
Nel suo discorso, Parolin ha sottolineato il valore del
Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la
convivenza comune, firmato nel febbraio 2019 ad Abu Dhabi da
Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib. Il
documento è stato "una chiamata profetica, invitando tutti i
popoli a impegnarsi in un dialogo che va oltre la mera
tolleranza. Un dialogo che stabilisce sentimenti e relazioni di
mutuo rispetto e vera fratellanza, animata dal rifiuto di ogni
forma di inimicizia ed estremismo politico e religioso", ha
detto Parolin, ricordando poi l'impegno comune del Vaticano e
gli Emirati in tema di educazione. "Concludo evidenziando che il
giorno della Santa Sede a Expo Dubai coincide con la data
d'inizio del pontificato di Papa Francesco nel 2013. Possa la
sua grande sensibilità al dialogo e alla costruzione di una
società basata su pace, uguaglianza e rispetto per la dignità
umana e per i diritti, ispirare tutti noi a costruire ponti per
unire le persone e riscoprire ciò che ci rende davvero fratelli
e sorelle", ha concluso.
Dopo la cerimonia, Parolin e il ministro emiratino hanno
visitato il percorso espositivo del Padiglione della Santa Sede
a Expo, e hanno partecipato a una breve conferenza stampa, in
cui il Segretario di Stato ha sottolineato che "è stata una
decisione personale del Santo Padre, quella di essere presenti a
Expo 2020 Dubai" e ha sottolineato che la partecipazione della
Santa Sede alla manifestazione è stato un ulteriore passo avanti
nella collaborazione con gli Emirati, con l'obiettivo di
diffondere un messaggio di pace, fratellanza e collaborazione.
La giornata è proseguita con la visita al Padiglione degli
Emirati Arabi Uniti. (ANSA).