(ANSA) - DUBAI, 14 MAR - L'Arap dell'Abruzzo si unisce al
consorzio internazionale per lo sviluppo di energie rinnovabili
Dii Desert Energy come partner associato per una cooperazione
sulla realizzazione del primo treno a idrogeno in Italia e per
contribuire a rendere la regione il primo hub per l'idrogeno del
nostro Paese.
L'accordo, sottoscritto in occasione della nuova missione
della regione dal 14 al 16 maggio nell'ambito di Expo 2020
Dubai, prevede il trasferimento di tecnologie e l'attrazione di
investimenti privati per la produzione dell'idrogeno verde e più
in generale sul fronte delle energie rinnovabili, nella
direzione della transizione energetica, centrale nelle strategie
del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
"Le persone vicine al mercato sanno che l'idrogeno a lungo
termine sarà significativamente più grande del mercato di
petrolio e gas di oggi, è solo una questione multipli", ha
spiegato Cornelius Matthes, ceo di Dii, in conferenza stampa
all'hotel W The Palm di Dubai. "Siamo felici di annunciare
questa partnership di oggi con Arap. La Regione Abruzzo ha
l'ambizione di diventare l'hub di idrogeno dell'Italia" e "con
il supporto del Recovery Plan ha il progetto di lanciare il
primo treno a idrogeno nel centro Italia, da Sulmona a Terni. In
questo contesto abbiamo diversi temi che sono estremamente
interessanti" e "aiutando l'Arap a costituire una catena del
valore dell'idrogeno, vediamo molto potenziale di lavorare
insieme".
Si tratta di "un importante accordo di partenariato", ha
detto la vicepresidente di Arap Maria Assunta Iommi,
evidenziando come il cda di Arap è "da due anni molto impegnato
a innovare" nei "servizi per rendere le aree" della regione
"sempre più attrattive per gli investimenti e potenziare i
servizi riguardanti ambiente ed energie rinnovabili". Inoltre,
"gran parte delle nostre aree industriali ricadono in zone
economiche speciali, attrattive per agevolazioni fiscali e
sburocratizzazione", ha ricordato Iommi.
L'accordo tra Arap e Dii Desert Energy è stato illustrato in
una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, insieme a
Matthes e Iommi, il direttore generale di Arap Antonio Morgante,
il responsabile dell'Ufficio Europa Romeo Ciammaichella, Alberto
Amoroso, ceo dell'azienda ferroviaria Sangritana e Maurizio
Cociancich, amministratore delegato di Adriafer.
L'Abruzzo è stato "individuato dal governo italiano come hub
per l'idrogeno", ha spiegato Morganti. Come Arap "abbiamo due
compiti: il dovere di conservare l'occupazione attuale e di
guardare avanti e crearne nuovi. Questo deve passare attraverso
le nuove tecnologie che riguardano l'energia, soprattutto in
questo momento storico". L'Arap ha "la funzione di fornire
servizi alle imprese, e guardando avanti ci sono anche i servizi
innovativi come la produzione di energia rinnovabile tra cui
inseriamo l'idrogeno. Avere al nostro fianco partner industriali
di questa importanza" come Dii "ci consentirà di comprendere
trend internazionali e strutturare accordi di natura
industriale". In questo momento storico "abbiamo i fondi del
Recovery Fund e la zona economica speciale che consentirà
abbattere del 40% dal punto di vista fiscale gli investimenti
fatti in Abruzzo, e abbiamo ulteriori finanziamenti che ci danno
la possibilità di essere competitivi. Mettendo insieme la
necessità di guardare avanti verso le nuove tecnologie e le
agevolazioni fiscali, pensiamo che l'Abruzzo possa essere una
opportunità importante".
In Abruzzo "operiamo tutte le manovre con locomotive diesel
al momento" e "in queste aree industriali non è consentita la
manovra con locomotive elettriche per questioni di sicurezza",
ha spiegato Amoroso di Sangritana. "Crediamo che la nuova
tecnologia di idrogeno può essere la risposta giusta a questo
tema. Vogliamo essere un vero caso per Arap e questa
partnership".
"Vogliamo sviluppare insieme progetti per cambiare dal diesel
verso l'idrogeno. Vogliamo investire nella transizione
energetica" e "vorremo lavorare insieme per ridurre rischi e
costi di questa transizione, e l'idrogeno è una soluzione", ha
detto Cociancich. Tuttavia, nel settore ferroviario questa
tecnologia "è ancora un punto interrogativo. In Europa non
abbiamo esempi di servizi di manovra realizzati con l'idrogeno,
e per questo vogliamo lavorare e investire per essere pronti
alla nuova generazione". (ANSA).