Mappa interattiva dei posti dell'emiciclo del Parlamento europeo

Redazione ANSA

Il Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) riunisce i partiti conservatori di destra. Aderiscono al gruppo nel Parlamento Ue le delegazioni di 19 Stati membri, per un totale di 22 partiti. Dopo la Brexit, saranno i nazionalisti polacchi di Diritto e giustizia (PiS) la forza politica del gruppo ad avere la presenza più consistente nell'emiciclo. Tra i partiti presenti in Ecr ci sono l'Alleanza Neo-Fiamminga belga (N-Va), il Partito Popolare Danese (Df) e il Partito Democratico Civico della Repubblica Ceca (Ods). A novembre si è associato al gruppo anche Fratelli d’Italia. L'Ecr ha già scelto il suo 'Spitzenkandidat' per la Commissione, il politico ceco Jan Zahradil, che ha messo a punto un manifesto che ha tra i suoi temi cardine la sicurezza e l’aumento del potere dei Parlamenti nazionali. Gli eurodeputati italiani presenti nel gruppo Ecr sono quattro.

Il gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (Alde), guidato dall’ex premier belga Guy Verhofstadt, è attualmente la quarta forza in Eurocamera. Eredi della tradizione federalista, sono fortemente europeisti, fautori del libero mercato, della globalizzazione e del multilateralismo. Aderiscono al gruppo nel Parlamento Ue le delegazioni di 21 Stati membri, per un totale di 36 partiti. Tra questi ci sono Partito Liberale Democratico tedesco, il Movimento democratico francese e Ciudadanos in Spagna. È affiliato al gruppo anche Più Europa, che però non ha rappresentanti in Eurocamera. Nella prossima legislatura, il gruppo potrebbe essere rafforzato dall’ingresso in emiciclo della pattuglia degli eurodeputati macroniani della République en marche. Attualmente nessun eurodeputato italiano fa parte dell'Alde. L’Alde, al posto di un unico ‘candidato di punta’, ha presentato per le europee una rosa di sette politici (il “team Europe”), di cui fanno parte tra gli altri il leader dei liberali Verhofstadt, la commissaria Ue per la Concorrenza Margrethe Vestager, e la senatrice di +Europa Emma Bonino.

Il gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà (Enf) riunisce le forze sovraniste che vogliono riformare l’Unione europea, dando più potere agli Stati nazionali. Su molti temi – come lotta all’immigrazione, sicurezza, centralità dei Parlamenti nazionali – ha diversi punti di contatto con il gruppo Ecr. Quest’ultimo ha però ha un’impronta euro-atlantica che lo distanzia dal gruppo Enf, che spinge per una maggiore apertura verso la Russia. Aderiscono al gruppo nel Parlamento Ue le delegazioni di 8 Stati membri, per un totale di 8 partiti. In base alle proiezioni, la Lega sarà il partito del gruppo più rappresentato nella prossima Eurocamera. Al momento però a detenere il maggior numero di eurodeputati è il Rassemblement national (RN) di Marine Le Pen. Fa parte del gruppo anche il Partito per la Libertà anti-immigrazione guidato in Olanda da Geert Wilders. Gli eurodeputati italiani presenti nel gruppo Enf sono sei.

Il gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (Efdd) punta ad aumentare la partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche in Europa. Le forze più importanti al suo interno sono il Movimento 5 Stelle (M5S) e il Partito per l'Indipendenza del Regno Unito (Ukip), il movimento pro-Brexit guidato fino al 2016 da Nigel Farage. Aderiscono al gruppo nel Parlamento Ue le delegazioni di 7 Stati membri, per un totale di 8 partiti. Con l’uscita del Regno Unito potrebbero mancare al gruppo i numeri tecnici per la sua esistenza in emiciclo (il regolamento prevede che un gruppo sia formato da un numero minimo di 25 deputati e che rappresenti almeno un quarto degli Stati membri, cioè 7 Paesi Ue). Gli eurodeputati italiani presenti nel gruppo Efdd sono quattordici.

Il gruppo dei Verdi - Alleanza Libera Europea al Parlamento europeo (Verdi/Ale) riunisce i partiti ecologisti e progressisti nell’Ue. Aderiscono al gruppo nel Parlamento europeo le delegazioni di 18 Stati membri, per un totale di 25 partiti. Tra questi ci sono i Verdi tedeschi (Bündnis 90/Die Grünen), francesi (Europe Écologie) e svedesi. Il manifesto per il 2019 dei Verdi europei punta al rilancio dell’Europa sulla base della difesa dell’ambiente, della promozione dell’energia pulita, dell’economia circolare, della solidarietà tra Stati membri e di un’economia più equa. I Verdi hanno designato l’eurodeputata tedesca Ska Keller e l’olandese Bas Eickout ‘candidati di punta’ per le europee. Attualmente solo un eurodeputato italiano, Marco Affronte, fa parte del gruppo dei Verdi/Ale.

Quello della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica (Gue/Ngl) è il raggruppamento della sinistra radicale nell’Ue. Aderiscono al gruppo le delegazioni di 14 Stati membri, per un totale di 20 partiti e movimenti. Tra questi ci sono Podemos in Spagna, il Front de gauche e La France insoumise in Francia, l’Altra Europa con Tsipras in Italia, la Coalizione della Sinistra Radicale (Syriza) in Grecia. Il gruppo si batte per la redistribuzione della ricchezza, per l’ambiente e per l’uguaglianza sociale, portando avanti le rivendicazioni della sinistra radicale europea. Il Partito della sinistra europea ha eletto la politica slovena Violeta Tomič e il sindacalista belga Nico Cué come ‘candidati di punta’ alle europee. Gli eurodeputati italiani presenti nel gruppo Gue/Ngl sono tre.

Gli eurodeputati che non aderiscono a nessun gruppo politico organizzato confluiscono da regolamento nel gruppo dei non iscritti, che ha uno spazio di manovra limitato (ad esempio nel lavoro all’interno delle commissioni), pur avendo diritto ad assumere personale e a godere dei diritti stabiliti dalle norme dell'Ufficio di presidenza (partecipa alle riunioni della Conferenza dei presidenti anche un eurodeputato dei non iscritti, ma senza diritto di voto). Fa parte dei non iscritti l'italiano David Borrelli, ex M5S. Tra i non iscritti figurano la fuoriuscita dal Front national (Fn) Sophie Montel, Jean-Marie Le Pen (espulso dal Fn nel 2015) e l’eurodeputato di Rassemblement national Bruno Gollinsh. 

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