All'esercitazione navale hanno partecipato le Marine militari di Italia, Francia, Grecia, Portogallo e Spagna, nell'ambito del programma di ricerca e sviluppo Ocean 2020 finanziato dall'Ue.
Cinque navi, diverse aerei e nove droni - aerei, di superficie e sottomarini - hanno operato per due giorni nelle acque del Golfo di Taranto, con l'obiettivo di testare la prossima generazione di tecnologie. I test hanno simulato un attacco da parte di motoscafo dotato di armamento antinave. È stata inoltre riprodotta la cattura di una nave di posizionamento di mine consentendo anche il rilevamento e la neutralizzazione degli esplosivi depositati nel fondo marino.
Il nuovo Centro Operativo Marittimo, all'interno del quale è stato integrato il sistema iMare di Indra, ha funzionato da nodo per le manovre, integrando la rete di sorveglianza marittima Marsur.
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