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La Commissione Ue propone norme per la confisca dei beni agli oligarchi russi

La Commissione Ue propone norme per la confisca dei beni agli oligarchi russi

La violazione delle nuove regole e sanzioni sia considerata reato in tutta l'Ue

25 maggio 2022, 17:00

Redazione ANSA

ANSACheck

Yatch degli oligarchi russi bloccato in Spagna © ANSA/AFP

BRUXELLES - Mossa della Commissione europea per la confisca dei beni degli oligarchi che cercano di sottrarsi alle sanzioni. Nel dettaglio propone di aggiungere la violazione delle misure restrittive dell'Ue all'elenco dei reati dell'Unione e nuove norme rafforzate sul recupero e la confisca dei beni, che contribuiranno anche all'attuazione delle misure restrittive dell'Ue. Finora, gli Stati membri hanno segnalato beni congelati per un valore di 9,89 miliardi di euro e bloccato transazioni per un valore di 196 miliardi di euro.

Due le modifiche proposte in particolare dalla Commissione. Da un lato aggiungere la violazione delle misure restrittive dell'Ue all'elenco dei reati europei. Dall'altro si intende rafforzare le norme dell'Ue in materia di recupero e confisca dei beni oggetto di misure restrittive nell'Ue. Si punta dunque a garantire che i beni di persone ed enti che violano le misure restrittive possano essere effettivamente confiscati in futuro.

Trasformare la violazione delle misure restrittive in reato Ue consentirà di stabilire uno standard di base comune in materia di reati e sanzioni penali in tutta l'Unione. Tra i potenziali reati: azioni o attività volte ad eludere, direttamente o indirettamente le misure restrittive, anche occultando beni; il mancato congelamento di fondi appartenenti, detenuti o controllati da una persona o entità destinataria di sanzioni o impegnarsi in scambi commerciali, l'importazione o l'esportazione di merci soggette a divieti commerciali.

Quanto alla proposta di direttiva sul recupero e la confisca dei beni, l'obiettivo principale, viene spiegato dalla Commissione, è garantire che la criminalità non paghi. Le norme proposte si applicheranno anche alla violazione delle misure restrittive, assicurando l'effettiva rintracciabilità, il congelamento, la gestione e la confisca dei proventi derivanti dalla violazione delle misure restrittive. Si prevede tra l'altro di estendere il mandato degli uffici per il recupero dei beni per rintracciare e identificare rapidamente i beni di persone ed entità soggette a misure restrittive dell'Ue. I poteri si applicheranno anche ai beni criminali, compreso il congelamento urgente di beni quando vi è il rischio che possano scomparire.

"Oggi adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari. In primo luogo, aggiungiamo le violazioni delle sanzioni dell'Ue all'elenco dei reati europei. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Presentiamo poi regole più severe per tracciare e congelare i guadagni illeciti, anche dalla violazione delle sanzioni. Non lasceremo che gli oligarchi prosperino grazie alla macchina da guerra russa. I loro beni dovrebbero essere sequestrati e possibilmente utilizzati per ricostruire l'Ucraina".

La Commissione Ue propone inoltre che la violazioni di sanzioni restrittive sia un euro-crimine catalogato come "reato grave". "Ciò consentirà di stabilire uno standard di base comune su reati e sanzioni penali in tutta l'Ue. Dobbiamo armonizzare il sistema europeo", ha annunciato il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders al termine del collegio dei commissari che ha approvato il pacchetto. L'obiettivo è, anche, semplificare "e indagini, il perseguimento e la punizione violazioni delle misure restrittive in tutti gli Stati membri".

I crimini dell'Ue, disciplinati dall'articolo 83 paragrafo 1 dei Trattati, sono reati particolarmente gravi che si verificano in tutta l'Unione e hanno un impatto oltre i confini nazionali. Attualmente ci sono 10 aree di criminalità: terrorismo, tratta di esseri umani e sessuale, sfruttamento di donne e bambini, traffico illecito di droga, traffico illecito di armi, riciclaggio di denaro, corruzione, contraffazione di mezzi di pagamento, criminalità informatica e criminalità organizzata. Per ampliare l'elenco dei reati dell'Ue, il Consiglio deve adottare all'unanimità, dopo aver ottenuto il consenso del Parlamento europeo, una decisione sull'aggiunta dell'evasione o violazione della restrittiva misure ai settori previsti dall'articolo 83. In seguito, la Commissione può proporre una direttiva che definisca il campo di applicazione e le sanzioni penali per la violazione del diritto dell'Unione in materia di misure restrittive. Il Parlamento europeo e il Consiglio saranno chiamati ad adottare la direttiva secondo la procedura legislativa ordinaria. Una volta adottata, la direttiva integrerà le norme dell'Ue proposte sul recupero dei beni e confisca.

"Criminalizzare la violazione delle misure restrittive in tutti gli Stati membri in modo coerente consentirà di confiscare i beni degli oligarchi russi che tentano di violare il misure restrittive, ad esempio spostando i loro yacht fuori dall'Ue o cambiando la proprietà dei loro beni", spiega la Commissione. Attraverso le nuove norme Bruxelles punta ad armonizzare e velocizzare l'esecuzione non solo della confisca ma anche del congelamento dei beni legati ad attività criminali.

"Molti di questi proventi vengono trasformati in criptovalute e se ci vogliono giorni per congelare questi soldi, non rimane più nulla da confiscare", ha spiegato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson.

Con questa proposta di direttiva l'Ue "non punta solo a coloro che traggono vantaggio dalla violazione delle sanzioni, ma anche a coloro che favoriscono tutto ciò. Quindi sia gli oligarchi, ma anche i loro avvocati, i bancari, gli associati: tutti saranno nel mirino. In molti Paesi è utile perseguire i banchieri che aiutano ad aggirare le sanzioni". Lo ha detto il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders, in conferenza stampa.

Sui beni degli oligarchi che verranno confiscati "chiederemo allo Stato membro di trasferire i fondi verso un fondo comune che sarà messa a disposizione, a vantaggio delle vittime della guerra in Ucraina". Ha aggiunto Reynders presentando le iniziative della Commissione sulla confisca. L'idea è quella di penalizzare la violazione delle misure restrittive, ha spiegato ancora sulla Russia: "Vorremmo se fosse possibile il sequestro dei beni e per quanto riguarda la guerra in Ucraina e di poterli utilizzare per la ricostruzione del Paese - ha spiegato -. Aggiungo quello che stiamo proponendo qui è la ripresa del patrimonio ma avere anche accesso ai registri dei patrimoni" presenti in diversi Paesi.

La regola che l'Ue si vuole porre è quella di "seguire il denaro" nella lotta al crimine organizzato. Ha spiegato Johansson. "Le gang criminali sono una grandissima minaccia per la nostra società" con attività "sempre più violente e sempre più internazionali". "Nell'Ue soltanto l'1% dei guadagni da attività criminali viene confiscato e congeliamo solo il 2%, quindi veramente poco. Questa nuova direttiva renderà molto più efficaci ed efficienti" le attività di contrasto.

Nella lotta al crimine organizzato c'è "un paradosso, spesso gli attivi vengono confiscati soltanto ai pesci piccoli mentre i protagonisti principali sfuggono". Ma nel crimine organizzato "le operazioni assumono una dimensione sempre più transnazionale e quindi è chiaro che le regole iniziali non bastano più". "Il 70% dei gruppi criminali organizzati operano in più di un Paese: 'follow the money' ecco, 'segui il denaro' questa è la regola d'oro e una volta che troviamo il denaro interveniamo". Lo ha detto il vice presidente europeo Margaritis Schinas presentando alla stampa le decisioni oggi della Commissione sulle modifiche normative Ue proposte per il congelamento e la confisca di beni.

 

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