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Consiglio d'Europa, non legalizzare respingimenti dei migranti

Mijatovic, mancanza solidarietà incentiva questa pratica

Redazione ANSA

STRASBURGO - "I respingimenti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti alle frontiere degli Stati membri del Consiglio d'Europa non devono essere legalizzati e i governi devono opporsi a questa pratica che viola i diritti umani e a qualsiasi iniziativa legislativa o politica per normalizzarla". È il messaggio che Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, invia ai leader europei che si riuniscono oggi a Bruxelles.

"Le violazioni dei diritti alle frontiere dei paesi membri del Consiglio d'Europa sono aumentati a un ritmo allarmante, e sono spesso effettuati con violenza brutale e con la messa a rischio della vita delle persone", denuncia Mijatovic. "Ora è il momento di dire basta a queste pratiche e ai tentativi di renderle normali e legali", enfatizza la commissaria, riferendosi alla proposta fatta da 12 Stati membri dell'Unione europea di "adattare il quadro normativo alla nuova situazione".

"Gli Stati devono invece finalmente agire per chiedere conto l'uno all'altro per le violazioni commesse e affrontare la mancanza di reale solidarietà nell'accoglienza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti", dice la commissaria, ritenendo che "l'assenza di solidarietà crei un incentivo per i respingimenti".

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