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Migranti: Ue, le ong non siano criminalizzate

Migranti: Ue, le ong non siano criminalizzate

Compiono attività obbligatoria su base legge internazionale

24 settembre 2020, 19:38

Redazione ANSA

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Migranti: Ue, le ong non siano criminalizzate © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Le Ong che conducono attività di ricerca e salvataggio dei migranti in mare non devono essere criminalizzate", perché "conducono un'attività obbligatoria sulla base di quanto previsto dalla legge internazionale". Si legge negli 'Orientamenti dell'attuazione delle regole dell'Ue sulla definizione e la prevenzione della facilitazione dell'ingresso non autorizzato, transito o residenza'. Si tratta di uno dei documenti del nuovo Patto sulla gestione di asilo e migrazione, presentato ieri dalla Commissione europea. 

La Commissione europea punta all'adozione, da parte del Consiglio e del Parlamento europeo, del nuovo Regolamento sulla gestione di asilo e migrazione, la norma che dovrebbe sostituire il regolamento di Dublino, già nel secondo trimestre del 2021. Si legge nella roadmap annessa alla comunicazione sul nuovo Patto per migrazione e asilo, pubblicata dall'Esecutivo comunitario. Entro lo stesso termine la Commissione Ue vorrebbe fosse adottato anche il regolamento sullo screening dei migranti entrati illegalmente (l'iter non dovrà superare i cinque giorni), e la revisione del regolamento sulle procedure dell'asilo. Nel secondo trimestre del 2021 l'Esecutivo si aspetta da Consiglio e Parlamento anche l'adozione della riforma della direttiva sulle condizioni per l'accoglienza, ed una veloce conclusione dei negoziati sulla direttiva per i rimpatri. Inoltre la Commissione europea vorrebbe fosse data priorità immediata all'adozione del regolamento sull'Agenzia europea dell'asilo, per chiudere entro la fine dell'anno. Ed entro il 2020 l'Esecutivo comunitario punta anche all'adozione del regolamento dell'Eurodac aggiornato.

Il pacchetto di riforme sulla gestione della migrazione e dell'asilo sarà presentato e discusso per la prima volta al Consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue, l'8 ottobre. "La Germania vuole dare il via con forza a questo processo e con le presidenze di turno dell'Ue che seguiranno (Portogallo e Slovenia) lavoreremo a stretto contatto per far avanzare" questa iniziativa. Si legge sul sito della presidenza di turno tedesca.

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