BRUXELLES - I gestori di piattaforme online, come YouTube e Uploaded, non sono direttamente responsabili della pubblicazione online illegale di opere protette dal diritto d'autore da parte degli utenti. Lo sostiene l'avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Henrik Saugmandsgaard Oe, nelle conclusioni in una causa riguardante Google e Youtube e le piattaforme Cyando e Uploaded. La causa riguarda due contenziosi sollevati dal produttore musicale, Frank Peterson, nei confronti di YouTube e dal gruppo editoriale Elsevier contro Cyando.
Nelle conclusioni odierne, l'avvocato generale propone che la Corte dichiari che operatori come YouTube e Cyando "non sono direttamente responsabili di una violazione del diritto esclusivo degli autori e di comunicare al pubblico, quando gli utenti delle piattaforme caricano illegalmente opere protette".
Secondo l'avvocato generale della Corte Ue, Saugmandsgaard Oe - il cui parere non vincola la sentenza che sarà emessa nei prossimi mesi - operatori come YouTube e Cyando non sono responsabili della comunicazione al pubblico per la pubblicazione online di contenuti illegali, ma hanno un ruolo di intermediari. Ogni responsabilità, in questo caso, ricade dunque in primo luogo sugli utenti.
L'avvocato osserva poi che il processo di caricamento di un file su una piattaforma come YouTube o Uploaded, una volta avviato dall'utente, è automatico. Inoltre, nelle conclusioni si osserva che le piattaforme dovrebbero essere escluse da responsabilità anche nel caso dell'archiviazione di file richiesta dagli utenti, salvo che non siano a conoscenza di attività illegali e non abbiano rimosso immediatamente tali contenuti. L'avvocato generale precisa che i casi in cui l'esenzione da responsabilità non si applica si riferiscono solo a "informazioni illegali specifiche".
Altrimenti ci sarebbe il rischio che gli operatori possano operare una "rimozione eccessiva" dei contenuti che potrebbe coinvolgere anche file in realtà legali. Infine, l'avvocato generale invita la Corte a pronunciarsi sul fatto che i titolari dei diritti d'autore possono comunque ottenere dagli organi competenti, secondo le norme Ue, delle ingiunzioni nei confronti delle piattaforme qualora sia accertato che, attraverso i loro servizi, terzi violino i loro diritti.