Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Copyright: avvocato Corte Ue, YouTube non risponde di utenti

In caso di illeciti. Causa coinvolge Google, Cyando e Uploaded

Redazione ANSA

BRUXELLES - I gestori di piattaforme online, come YouTube e Uploaded, non sono direttamente responsabili della pubblicazione online illegale di opere protette dal diritto d'autore da parte degli utenti. Lo sostiene l'avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Henrik Saugmandsgaard Oe, nelle conclusioni in una causa riguardante Google e Youtube e le piattaforme Cyando e Uploaded. La causa riguarda due contenziosi sollevati dal produttore musicale, Frank Peterson, nei confronti di YouTube e dal gruppo editoriale Elsevier contro Cyando.

Nelle conclusioni odierne, l'avvocato generale propone che la Corte dichiari che operatori come YouTube e Cyando "non sono direttamente responsabili di una violazione del diritto esclusivo degli autori e di comunicare al pubblico, quando gli utenti delle piattaforme caricano illegalmente opere protette".

Secondo l'avvocato generale della Corte Ue, Saugmandsgaard Oe - il cui parere non vincola la sentenza che sarà emessa nei prossimi mesi - operatori come YouTube e Cyando non sono responsabili della comunicazione al pubblico per la pubblicazione online di contenuti illegali, ma hanno un ruolo di intermediari. Ogni responsabilità, in questo caso, ricade dunque in primo luogo sugli utenti.

L'avvocato osserva poi che il processo di caricamento di un file su una piattaforma come YouTube o Uploaded, una volta avviato dall'utente, è automatico. Inoltre, nelle conclusioni si osserva che le piattaforme dovrebbero essere escluse da responsabilità anche nel caso dell'archiviazione di file richiesta dagli utenti, salvo che non siano a conoscenza di attività illegali e non abbiano rimosso immediatamente tali contenuti. L'avvocato generale precisa che i casi in cui l'esenzione da responsabilità non si applica si riferiscono solo a "informazioni illegali specifiche".

Altrimenti ci sarebbe il rischio che gli operatori possano operare una "rimozione eccessiva" dei contenuti che potrebbe coinvolgere anche file in realtà legali. Infine, l'avvocato generale invita la Corte a pronunciarsi sul fatto che i titolari dei diritti d'autore possono comunque ottenere dagli organi competenti, secondo le norme Ue, delle ingiunzioni nei confronti delle piattaforme qualora sia accertato che, attraverso i loro servizi, terzi violino i loro diritti.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

"I contenuti del sito riflettono esclusivamente il punto di vista dell’autore. La Commissione europea non è responsabile per qualsivoglia utilizzo si possa fare delle informazioni contenute."


"Il progetto "Be Aware, protect your future" è stato cofinanziato dall'EUIPO - Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale nel quadro dell'invito a presentare proposte GR/002/19 "Sostegno ad attività di sensibilizzazione al valore della proprietà intellettuale e ai danni provocati dalla contraffazione e dalla pirateria (2019/C 181/02)". L'EUIPO non ha partecipato alla sua preparazione e non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto, né si considera da essi vincolato. Gli autori, le persone intervistate, gli editori o i distributori del programma ne sono gli unici responsabili, conformemente al diritto applicabile. Inoltre l'EUIPO non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti derivanti dalla realizzazione del progetto."

Modifica consenso Cookie