STRASBURGO . "La migrazione non deve essere combattuta come un problema ma vista anche come risorsa preziosa per il futuro dell'Europa se gestita a livello unitario. Raccomandiamo infatti di prendere in considerazione le necessità del mercato del lavoro europeo e di sostenere la migrazione di lavoratori qualificati e di promuovere l'integrazione professionale e culturale e anche con un sistema unico europeo per il riconoscimento delle qualifiche professionali ed accademiche".
Lo ha detto Laura Maria Cinquini, studentessa di Prato di 23 anni - una dei cittadini selezionati a partecipare alla Conferenza sul Futuro dell'Europa - mentre presentava ad eurodeputati e rappresentanti della Commissione le proposte raccolte dal gruppo di lavoro sulla migrazione.
"Suggeriamo anche di anche di creare un sistema di screening direttamente nei Paesi di partenza al fine di identificare in anticipo chi è idoneo per quale lavoro e in quale Paese europeo", ha spiegato Cinquini presentando le proposte elaborate dai cittadini. "Al tempo stesso per affrontare i timori dei cittadini europei legati alla migrazione economiche riteniamo che sia necessario rinforzare il ruolo dei sindacati a livello transnazionale e l'armonizzazione delle condizioni di lavoro in tutta l'Ue per soprattutto per quanto riguarda l'orario di lavoro ed il salario minimo", ha concluso la studentessa.