BRUXELLES - Il regolamento Ue sull'indicazione di origine dell'ingrediente primario negli alimenti che si applicherà dal 1° aprile 2020, è 'un passo avanti' ma non è sufficiente per fornire ai consumatori 'informazioni complete obbligatorie'. Pertanto, la legislazione Ue dovrebbe 'evolversi' e 'rafforzare' un quadro di regole comuni in materia. E' quanto si legge in un documento che Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia presenteranno lunedì in Consiglio dei ministri dell'agricoltura Ue. I ministri dei cinque paesi chiederanno di integrare l'etichettatura del paese di origine nel dibattito sulla strategia 'Farm to Fork' ('dal campo alla tavola') che dovrebbe partire proprio la prossima primavera, e proposte legislative per rafforzare questo aspetto.
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