Dopo ottant'anni torna a San Cristoforo alla Certosa, a Ferrara, la monumentale tela "L'apparizione della Beata Vergine e di san Pietro ai compagni di san Brunone" di Giuseppe Avanzi (1645-1718), capolavoro della pittura ferrarese del tardo Seicento dalle imponenti dimensioni (circa 36 mq). L'opera, del 1695, fu rimossa dal Tempio in seguito ai lavori di ricostruzione dopo i bombardamenti anglo-americani del 28 gennaio 1944 e attendeva da circa 50 anni il completamento del restauro.
La monumentale tela, avvolta in diversi strati protettivi per un peso complessivo di circa 200 kg e scortata dalla polizia locale, è stata accolta con un applauso e portata all'interno della chiesa. Già da oggi è in corso il suo 'srotolamento' e il successivo ancoraggio al telaio, che ne consentiranno la ricollocazione sulla parete sinistra del presbiterio del tempio certosino, facendola tornare nella sua sistemazione originaria.
La conclusione dei lavori di ricollocazione dell'opera sarà celebrata venerdì 15 settembre alle 12, in una presentazione aperta alla cittadinanza, per salutare pubblicamente il ritorno della grande tela seicentesca. Il lungo e complesso restauro a cura del Laboratorio Nonfarmale è stato realizzato grazie ad un progetto del Comune di Ferrara, in collaborazione e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. L'investimento complessivo è stato di 97.500 euro: 60mila della Regione e 37.500 del Comune. Il ministero della Cultura si sta invece occupando di una seconda tela dell'Avanzi - 'Apparizione di san Brunone a Ruggero Conte di Sicilia prima della battaglia' - da restaurare per il riposizionamento sulla parete opposta.
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